La musica del natale e gli zampognari, un connubio magico. La storia di questa tradizione

Le luci colorate, le decorazioni, ma soprattutto la melodia della zampogna ci immerge subito nell’atmosfera così dolce e sospesa delle feste natalizie. Gli zampognari sono generalmente contadini e seguono una tradizione antica. Quando è nata e dove, in molti non lo sanno. In questo articolo ne parliamo
La musica del natale e gli zampognari, un connubio magico. La storia di questa tradizione.
Le luci colorate, le decorazioni, ma soprattutto la melodia della zampogna ci immerge subito nell’atmosfera così dolce e sospesa delle feste natalizie. Gli zampognari sono generalmente contadini e seguono una tradizione antica. Quando è nata e dove, in molti non lo sanno. In questo articolo ne parliamo.
Più delle luci e delle decorazioni scintillanti di oro e di rosso, è la melodia delle zampogne che si espande per le strade, a creare più fortemente l’atmosfera delle feste. Tutti noi abbiamo visto gli zampognari nei periodi natalizi suonare davanti ad edicole votive o ai presepi, ma pochi sanno chi sono i suonatori di zampogna e quale sia lo loro storia. La zampogna è uno strumento musicale tradizionale a fiato che ha origini molto antiche e ben radicate nella città di Napoli . È caratterizzato dalla presenza di più canne sonore, due a note fisse che fungono da bordone e di due canne che hanno il compito di modulare il suono e fungono da chanter. I musicisti riescono ad ottenere un suono costante perché prima di iniziare a suonare, gonfiano un otre che funge da serbatoio d’aria. In questo modo riescono a prendere fiato senza interrompere il suono. Le regioni dove è tradizionalmente presente la zampogna sono: Lazio (soprattutto nelle province di Frosinone e Latina), Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. Gli zampognari appartengono a quel gruppo di musicisti o anche figuranti, che con l’arrivo del Natale, cominciano a popolare i centri urbani con le loro musiche a tema. Percorrono le strade della città in abiti tipici e suonano canzoni natalizie, come ad esempio la famosa “Tu scendi dalle stelle” di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. La tradizione degli zampognari si diffonde rapidamente nella metà del Settecento nel Regno di Napoli. Inizialmente, lo scopo è quello di introdurre una parte musicale nelle preghiere di Sant’Alfonso Maria de Liguori. Attraverso queste composizioni, egli trasmetteva ai bambini i fondamenti del Cristianesimo. E’ stato proprio Sant’Alfonso Maria de Liguori a scrivere il canto natalizio “Tu scendi dalle stelle”, parte fondamentale del repertorio degli zampognari.
Si racconta che il primo a collocare le statuette degli zampognari su un presepe sia stato San Francesco d’Assisi. Solitamente gli zampognari suonano in coppia: uno di loro suona la zampogna vera e propria, mentre l’altro la ciaramella. Questi musicisti sono solitamente dei pastori o dei contadini che si trasferiscono temporaneamente in città per il periodo natalizio. La coppia di zampognari costituisce tradizionalmente una parte integrante del presepe, in particolar modo del presepe napoletano. Solitamente i due musicisti vengono posizionati nei pressi della “grotta” della Sacra Famiglia. Mentre nei grandi centri urbani la zampogna si usa solo nel periodo natalizio, nei contesti rurali è presente durante tutti gli avvenimenti dell’anno: processioni, rituali, feste e balli. Questa bellissima tradizione è presente in Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Abruzzo. Grazie al fatto che in passato molte persone del sud migravano verso il nord, ad oggi ci sono moltissimi zampognari anche nelle zone di Milano che mantengono viva questa tradizione. Ciò è dovuto alla passione di molti musicisti, ma non è espressione di tradizione, a differenza del centro-sud. Nel Nord Italia, i musicisti tradizionali assumono infatti denominazioni diverse, come ad esempio cornamusaro, piva o baghèt.

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