Lo sapevate? Chi sono i personaggi più amati dai napoletani?

A Napoli sono nati e hanno vissuto diversi personaggi che poi sono diventati famosissimi, entrando di diritto nella cultura, nella società e soprattutto nell'immaginario collettivo dei napoletani. Anche oggi, a distanza di anni, molti di loro sono ancora osannati e a parecchi sono stati dedicati degli splendidi murales. Andiamo a vedere chi sono questi personaggi.
Lo sapevate? Chi sono i personaggi più amati dai napoletani?
A Napoli sono nati e hanno vissuto diversi personaggi che poi sono diventati famosissimi, entrando di diritto nella cultura, nella società e soprattutto nell’immaginario collettivo dei napoletani. Anche oggi, a distanza di anni, molti di loro sono ancora osannati e a parecchi sono stati dedicati degli splendidi murales. Andiamo a vedere chi sono questi personaggi.
Molti di loro hanno un posto particolare nel cuore dei Partenopei. per ciò che hanno fatto, per ciò che hanno regalato ma soprattutto perché hanno reso ancora più celebre, grazie alle loro opere e gesta, Napoli nel mondo.
Il principe Antonio De Curtis, in arte Totò è la vera icona della napoletanità. La sua comicità e i suoi film sono ancora famosissimi, non solo in Italia.
Il principe ha interpretato opere divertenti chee hanno comunque offerto spunti di riflessione. Attore simbolo dello spettacolo comico in Italia, soprannominato «il principe della risata», è considerato, anche in virtù di alcuni ruoli drammatici, uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano
Sophia Loren, da molti considerata una delle donne più belle del mondo, è stata il simbolo dell’Italia che si rialzava dopo la guerra.
L’American Film Institute l’ha inserita al ventunesimo posto tra le maggiori interpreti femminili di tutti i tempi ed è stata onorata con una stella sulla celebre Hollywood Walk of Fame.
L’icona del cinema italiano ha vinto due oscar e ha spesso interpretato in diversi film ruoli che richiedevano un carattere forte e deciso.

In fotografia si vede l’attrice Sofia Loren, protagonista della pellicola Questi fantasmi, e sullo sfondo l’antico Palazzo Sanfelice
L’attore e il regista cinematografico Massimo Troisi uno degli esponenti maggiori della nuova comicità napoletana.
Principale esponente della nuova comicità napoletana nata agli albori degli anni Settanta, soprannominato «il comico dei sentimenti» o il «Pulcinella senza maschera», è considerato uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano.
Formatosi sulle tavole del palcoscenico, istintivo erede di Eduardo e di Totò, accostato anche a Buster Keaton e Woody Allen, cominciò la sua carriera assieme agli inossidabili amici del gruppo I Saraceni, divenuto La Smorfia.
Nell’arco della sua breve ma straordinaria carriera l’attore ha lasciato un segno indelebile nella storia del cinema italiano.
Considerato degno erede dei grandissimi Totò e Eduardo De Filippo, nella sua carriera cominciata con il trio de “La smorfia” assieme agli inseparabili Lello Arena ed Enzo Decaro, fu regista, attore e compositore musicale (celebri le collaborazioni con il conterraneo Pino Daniele).
Eduardo De Filippo è una delle icone artistica napoletana. Le sue opere più famose sono cinematografiche ma soprattutto teatrali.
Considerato uno dei più importanti autori teatrali italiani del Novecento, è stato autore di numerose opere teatrali da lui stesso messe in scena e interpretate e, in seguito, tradotte e rappresentate da altri anche all’estero. Autore prolifico, lavorò anche nel cinema con gli stessi ruoli ricoperti nell’attività teatrale. Per i suoi meriti artistici e i contributi alla cultura, nel 1981, fu nominato senatore a vita dal Presidente della repubblica Sandro Pertini e gli furono conferite due lauree honoris causa in Lettere dall’Università di Birmingham nel 1977 e dall’Università degli Studi di Roma La “Sapienza” nel 1980. Fu anche proposto per il Premio Nobel per la letteratura. Eduardo resta ancora oggi, assieme a Luigi Pirandello, Dario Fo e Carlo Goldoni, uno degli autori teatrali italiani più apprezzati e rappresentati all’estero.
Eduardo ha interpretato la Napoli del dopoguerra in maniera magistrale, mettendo in scena la capacità di arrangiarsi in maniera sempre creativa, abilità tipica del napoletano. Tra le sue opere più famose si ricordano: “Napoli Milionaria”, “Il sindaco del Rione Sanità”, “Filumena Marturano” e numerose altre ancora.
Giuseppe Daniele, da tutti amato e conosciuto come Pino Daniele, è tuttora uno dei cantautori napoletani più amati.
Chitarrista di formazione blues, è stato, a cavallo degli anni settanta e ottanta, uno dei musicisti più innovativi del panorama italiano. In oltre quarant’anni di carriera ha collaborato con numerosi artisti di prestigio tra i quali: Franco Battiato, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Ralph Towner, Yellowjackets, Mike Mainieri, Claudio Baglioni, Danilo Rea e Mel Collins.
La sua tecnica strumentale e compositiva è stata influenzata dalla musica rock, dal jazz di Louis Armstrong, dal chitarrista George Benson e soprattutto dal blues, in una sintesi fra elementi musicali e linguistici assai differenti, interpretati con vena del tutto personale e creativa. La sua passione per i più svariati generi musicali (da Elvis Presley a Roberto Murolo) ha dato origine a un nuovo stile da lui stesso denominato “tarumbò”, a indicare la mescolanza di tarantella e blues, assunti come emblema delle rispettive culture di appartenenza.
La città di Napoli è imprescindibilmente associata a molti dei suoi versi. La sua fantasia e il suo talento gli hanno permesso di spaziare dal blues, al jazz, il rock, il soul, il funky, fino alla musica classica ed alla world music.
Diego Armando Maradona, Argentino di Nascita ma Napoletano nel cuore è stato giocatore, tifoso e simbolo della città di Napoli. Tra le figure più controverse e iconiche della storia dello sport per la sua personalità eccentrica e polarizzante dentro e fuori dal campo, ha regalato momenti di passione ai napoletani.
Con lui arrivarono due storici scudetti, una Coppa Uefa, una Coppa Italia e una Supercoppa Italiana e con l’Argentina ha vinto i Mondiali del 1986.
Soprannominato El Pibe de Oro (“il ragazzo d’oro”), è considerato uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi, se non il migliore in assoluto.

Foto di Sergio Siano
Dopo la sua morte Napoli gli ha intitolato lo stadio San Paolo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA