Lo sapevate? A Napoli ci sono due enormi murales dedicati a Diego Armando Maradona

Diego Armando Maradona è parte di Napoli, qualcosa di più di un semplice calciatore. Una sorta di Dio umano. Ecco perché sono numerosi i segni di ringraziamento che la città e i napoletani hanno dedicato a uno dei suoi eroi preferiti, l’uomo che ha portato lo Scudetto del calcio nella città partenopea. Tra questi segni esistono tanti piccoli murales (e tanti altri ne sono stati realizzati in provincia di Napoli dopo la morte del campione), mosaici, stencil e altre opere dedicate al giocatore argentino ma solo due sono giganteschi, bellissimi, uno più vecchio e uno più recente. Andiamo a scoprirli insieme.
Lo sapevate? A Napoli ci sono due enormi murales dedicati a Diego Armando Maradona.
Diego Armando Maradona è parte di Napoli, qualcosa di più di un semplice calciatore. Una sorta di Dio umano. Ecco perché sono numerosi i segni di ringraziamento che la città e i napoletani hanno dedicato a uno dei suoi eroi preferiti, l’uomo che ha portato lo Scudetto del calcio nella città partenopea. Tra questi segni esistono tanti piccoli murales (e tanti altri ne sono stati realizzati in provincia di Napoli dopo la morte del campione), mosaici, stencil e altre opere dedicate al giocatore argentino ma solo due sono giganteschi, bellissimi, uno più vecchio e uno più recente. Andiamo a scoprirli insieme.
Nei Quartieri Spagnoli, in Via Emanuele de Deo, civico 60, c’è uno dei due murale dipinto nel 1990, anno in cui il Napoli vinse il secondo scudetto grazie soprattutto a Maradona. Il primo dei due grandi murale dedicati a Maradona fu dipinto su un palazzo di 6 piani nel 1990 quando il Napoli vinse il secondo titolo grazie soprattutto alle prodezze del Diez. Fu realizzato, come riporta Napoli da Vivere, da Mario Filardi un giovane artista che allora abitava in zona ed aveva 23 anni, grazie a una colletta organizzata dai tifosi del quartiere, Filardi realizzò il grande ritratto di Maradona in due notti e tre giorni.
A murale finito fu organizzata una grande festa con i fuochi d’artificio finali. Nel tempo il murale, realizzato con semplici vernici, iniziò a sbiadirsi e nel 1998, nel punto del muro dov’era la testa di Diego, fu aperta anche una finestra. Purtroppo l’autore del murale Mario Filardi non c’era più e un artigiano del luogo, Salvatore Iodice, nel 2016 si prese l’incarico di restaurarlo. Il Comune di Napoli gli fornì anche un carrello elevatore. Un ulteriore rifacimento fu compiuto a ottobre del 2017, quando il grande street artist argentino Francisco Bosoletti, a Napoli per altre opere, rifece di nuovo il volto del murale di Maradona.
C’è anche un’altra grande opera che rappresenta Diego e si trova nel quartiere di San Giovanni a Teduccio.
Il Maradona di San Giovanni è stato realizzato di Jorit Agoch, artista napoletano con origini olandesi, che lo realizzò nel 2017 sui muri delle case popolari di via Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio. L’opera fu autofinanziata da Jorit ma completata grazie anche a fondi donati anche dall’allora capitano del Napoli Marek Hamsik e da associazioni che operano sul territorio come la Inward. Un’opera incredibile, visibile da molto lontano, un Maradona rappresentato con una folta barba e uno sguardo severo, preso da una foto di quando allenava la nazionale argentina. Anche Diego Armando Maradona rimase molto contento del lavoro di Jorit e mise le foto del maxi murale sul proprio profilo Facebook postando la foto e ringraziando l’artista: «Grazie Jorit! Grazie Napoli! Noi siamo una Tribù Umana! I segni rossi sul viso simboleggiano questo concetto».

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