Sono passate appena quattro settimane dall’allentamento delle restrizioni, ma i contagi sono aumentati così velocemente che in alcune zone del nord dell’Inghilterra sono scattate nuove restrizioni.

Sono scattate dalla mezzanotte e prevedono il mantenimento rigido del distanziamento sociale. Le attività produttive e i locali pubblici restano aperti, ma le persone non potranno riunirsi, per esempio nei pub, se appartengono a gruppi familiari diversi.

Vietate le feste familiari nei luoghi chiusi, perché sembra che il maggior numero dei nuovi casi di contagio siano stati la conseguenza proprio delle riunioni di famiglia.

Il giornalista Franco Di Mare è morto a Roma.

La famiglia ha annunciato il decesso con una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie”.

Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a “Che tempo che fa”, Di Mare aveva parlato del suo ultimo libro, “Le parole per dirlo, la guerra dentro e fuori di noi” (Sem editori). In quell’occasione, aveva rivelato di essere gravemente malato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere, ma non è ancora finita”. Di Mare aveva spiegato a Fabio Fazio che aveva contratto la malattia respirando amianto durante le sue missioni da inviato di guerra. Aveva inoltre espresso la sua serenità nonostante la diagnosi, aggiungendo che “da questo non si guarisce”. Le sue affermazioni avevano colpito profondamente il pubblico, specialmente per le critiche alla Rai (pur precisando che non si riferiva all’attuale dirigenza) riguardo il trattamento ricevuto dopo la scoperta della malattia.