Usa, Illinois: il primo morto a causa della sigaretta elettronica
#mondo E' morto l'uomo con una malattia polmonare causata dalla sigaretta elettronica. E' il primo caso nel Paese, ma i malati continuano ad aumentare
E’ il primo caso nel Paese: una persona residente in Illinois, negli Stati Uniti, che aveva contratto una malattia respiratoria legata all’uso delle sigarette elettroniche è morta. Lo ha reso noto il dipartimento di Sanità pubblica dello Stato. L’identità della vittima e la data del decesso non sono state rese note. Ma negli Usa continuano a salire i casi della misteriosa malattia polmonare legata all’uso di sigarette elettroniche. Le segnalazioni accertate dalle autorità sanitarie, tutte riguardanti “casi gravi di disturbi ai polmoni” che hanno portato a ricoveri in ospedale, sono arrivate a 153, allargandosi a 16 Stati. Ad annunciarlo sono gli stessi Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc). Le persone colpite sono soprattutto giovani.
Tutti sono arrivati ai Pronto Soccorso con sintomi seri: difficoltà di respiro, fatica estrema, tosse, dolori al torace. L’unico dato comune è il fatto che i pazienti hanno reso noto di aver usato prodotti per svapare contenenti nicotina o Thc, la sostanza psicoattiva della cannabis. In alcuni casi, i disturbi sono gravemente peggiorati, ed hanno richiesto che i malati usassero i respiratori artificiali. “Un ragazzo ci è arrivato in pieno collasso respiratorio ed abbiamo dovuto tenerlo in vita con il sostegno dei macchinari”, ha detto Jacob Kaslow, pediatra pneumologo al Monroe Carell Jr. Children’s Hospital di Vanderbilt in Nashville.
A rendere difficile la diagnosi tempestiva della “nuova malattia” legata allo svapo, sono i sintomi comuni ad altre malattie. Spesso le manifestazioni vengono scambiate per polmonite, ma poi non migliorano con gli antibiotici. I Cdc stanno tentando di determinare se ci possa essere stata una contaminazione tossica con qualche sigaretta elettronica per lo svapo o i suoi ingredienti. Si ipotizza che in alcuni casi possa essersi trattato di svapatori acquistati per strada e non dai rivenditori autorizzati.
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90mila euro al mese per fare il bagno in piscina: l’incredibile offerta di lavoro diventa virale
Il pacchetto salariale per il Chief Pool Officer comprende un salario base di 50.000 dollari, che coprirà le spese di viaggio, le prenotazioni delle piscine e l’acquisto di accessori per le riprese.
Immaginate di ricevere un salario di 100.000 dollari semplicemente per immergervi nelle piscine di tutto il paese. Non è uno scherzo, ma una straordinaria opportunità di lavoro offerta da Swimply, la piattaforma leader nel noleggio di piscine e altri spazi per il tempo libero, soprannominata l'”Airbnb delle piscine”.
L’azienda cerca candidati per il ruolo di “Chief Pool Officer”. I fortunati selezionati avranno il compito di visitare e recensire tramite video tutte le piscine degli Stati Uniti presenti sulla piattaforma. Il compenso? Fino a 100.000 dollari, equivalenti a circa 92.000 euro. Le qualifiche richieste sono semplici: avere almeno 18 anni e prenotare le esperienze attraverso Swimply, creando recensioni video in stile social media.
Il pacchetto salariale per il Chief Pool Officer comprende un salario base di 50.000 dollari, che coprirà le spese di viaggio, le prenotazioni delle piscine e l’acquisto di accessori per le riprese. Inoltre, è possibile guadagnare ulteriori 50.000 dollari in bonus, determinati dalla qualità dei video e dall’engagement degli utenti. Swimply ha sottolineato che non c’è un limite al numero di candidature ricevibili.
Questa offerta rappresenta non solo una fonte di guadagno, ma anche un’occasione irripetibile per esplorare gli Stati Uniti in modo unico e divertente, contribuendo al contempo alla promozione di una piattaforma innovativa come Swimply.
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