È un’attività praticata da tantissime persone in tutto il pianeta ma, anche e soprattutto, un brutto vizio pericoloso per la sicurezza. Così, per ridurre il rischio di incidenti, a breve, guardare il cellulare mentre si attraversa la strada ad Honolulu sarà vietato. Il Consiglio comunale della capitale delle Hawaii ha infatti stabilito che, a partire da mercoledì prossimo, a parte tassative eccezioni, i cosiddetti smartphone zombies, coloro cioè che sono soliti passare da una parte all’altra della carreggiata con gli occhi fissi sul telefonino, verranno multati: per loro le sanzioni andranno da un minimo di 15 a un massimo di 99 dollari a seconda del numero delle volte in cui verranno colti nell’atto di infrangere la legge, che invece risparmierà chi potrà dimostrare di aver visionato l’apparecchio per motivi di emergenza.

«I cellulari non hanno invaso solo le nostre carreggiate ma anche i nostri marciapiedi», ha affermato una delle portavoce del Consiglio, che, come spiegato dal sindaco Kirk Caldwell, ha deciso di attuare la norma, criticata da molti residenti, a causa dell’escalation di incidenti legati all’utilizzo dei telefonini durante l’attraversamento delle strisce pedonali verificatasi in città.

Più che esclusivamente di Honolulu, quelli degli smartphone zombies e, in generale, dell’uso irresponsabile del telefonino, comunque, sono fenomeni che riguardano il mondo intero e, in particolare, gli Stati Uniti. In America, infatti, secondo uno studio condotto dall’Università del Maryland, tra il 2000 e il 2011, sarebbero stati 11mila gli incidenti stradali originati da sbadataggini attribuibili all’impiego dei cellulari.

Alice ed Ellen Kessler, le gemelle che hanno segnato un’epoca nel mondo dello spettacolo europeo, sono morte all’età di 89 anni. La notizia, diffusa da diversi media tedeschi, chiude un capitolo luminoso della storia della musica, della danza e dell’intrattenimento del Novecento e oltre.

Nate il 20 agosto 1936 a Nerchau, in Sassonia, le Kessler hanno affascinato il pubblico internazionale con eleganza, talento e una presenza scenica rimasta nella memoria collettiva. In Italia la loro fama ha raggiunto l’apice tra gli anni ’50 e ’60, quando divennero celebri come cantanti, ballerine, attrici e showgirl televisive. Iconiche le loro linee sinuose, che valsero loro il soprannome di “gambe della nazione”, definizione coniata nel 1959 e mai più dimenticata.

Inseparabili sul palco e nella vita, le due sorelle avevano espresso il desiderio di restare unite anche dopo la morte. Nel loro testamento avevano stabilito di essere sepolte insieme, in un’unica urna, accanto alle ceneri della madre Elsa e del loro amato cane Yello. «È ciò che abbiamo stabilito nel nostro testamento», aveva ricordato Ellen in una toccante intervista a Bild nell’aprile 2024.

La loro eleganza non si è mai limitata alla scena: nel 2006, in un gesto di straordinaria generosità, le Kessler decisero di donare l’intero patrimonio a Medici Senza Frontiere. «Nel mondo ci sono tante persone che hanno bisogno di donazioni», avevano spiegato, trasformando la loro eredità artistica anche in un esempio di impegno umanitario.