Sarno, distrutta quasi tutta la pineta per un mega incendio: ad appiccarlo dei ragazzini per una bravata
#Italia Appiccano il fuoco per fare una bravata e distruggono la pineta sul monte Saretto a Sarno. Identificati gli autori: sono stati sei ragazzi, cinque dei quali minorenni
Hanno appiccato l’incendio per fare una bravata e hanno distrutto quasi un’intera pineta. Per molte ore il fronte di fuoco sul monte Saretto ha tenuto col fiato sospeso la popolazione di Sarno, nel Salernitano.
Gli investigatori, dopo che le fiamme sono state domante, hanno identificato gli autori: a provocare l’incendio sono stati sei ragazzi, cinque dei quali minorenni. Tutto sarebbe partito da una “bravata”, trasformatasi presto in un disastro. Ora la loro posizione è al vaglio della Procura.
Circa 200 gli sfollati che poi sono rientrati nelle proprie case, mentre lunedì riprenderanno regolarmente le attività scolastiche in tutti i plessi di ordine e grado. Il sindaco ha chiesto l’intervento dell’Esercito per pattugliare le zone in questo periodo e presenterà un esposto alla Procura della Repubblica per chiedere lo stato di calamità naturale in quanto il 90% della pineta è andata distrutta.
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Lutto nel giornalismo italiano: è morto Franco di Mare, storico volto Rai
Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a "Che tempo che fa", Di Mare aveva rivelato di essere gravemente malato.
Il giornalista Franco Di Mare è morto a Roma.
La famiglia ha annunciato il decesso con una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie”.
Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a “Che tempo che fa”, Di Mare aveva parlato del suo ultimo libro, “Le parole per dirlo, la guerra dentro e fuori di noi” (Sem editori). In quell’occasione, aveva rivelato di essere gravemente malato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere, ma non è ancora finita”. Di Mare aveva spiegato a Fabio Fazio che aveva contratto la malattia respirando amianto durante le sue missioni da inviato di guerra. Aveva inoltre espresso la sua serenità nonostante la diagnosi, aggiungendo che “da questo non si guarisce”. Le sue affermazioni avevano colpito profondamente il pubblico, specialmente per le critiche alla Rai (pur precisando che non si riferiva all’attuale dirigenza) riguardo il trattamento ricevuto dopo la scoperta della malattia.
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