Gatto entra in aula e il bidello lo ammazza a bastonate di fronte ai bambini
#Italia Il terribile episodio di violenza è avvenuto davanti agli alunni di una scuola elementare di Gioia Tauro, ancora sotto shock. Il bidello ha ammazzato a bastonate un gatto entrato in classe, fino a fargli uscire il sangue dalla bocca
Terribile violenza a Gioia Tauro. “Un gattino randagio è entrato in classe e il bidello, anziché cacciarlo, l’ha bastonato davanti ai bambini fino a fargli uscire il sangue dalla bocca. Poi l’ha lasciato morire dopo un’ora di agonia”. Una scena raccapricciante vissuta dagli alunni di una scuola primaria, descritta dalla delegata degli Animalisti Maria Antonia Catania. Il Garante dell’Infanzia assicura: “Prenderemo provvedimenti”.
Come ripreso da TgCom, “è una delle denunce più raccapriccianti mai ricevute nella mia carriera- afferma Antonio Marziale, Garante dell’Infanzia e Adolescenza della Calabria- Non riuscivo a credere a una cosa del genere e ho chiamato il dirigente della scuola, che ne era a conoscenza. Mi ha assicurato che il bidello sarebbe andato a scusarsi con gli alunni e avrebbe incontrato i genitori, ma non mi basta. Si tratta di un gesto gratuito e assassino, documentato fotograficamente dai ragazzini. Porterò la cosa all’attenzione dell’autorità giudiziaria e del ministro Bussetti”.
Il fatto è avvenuto nella scuola elementare “Eugenio Montale” di Gioia Tauro, in provincia di Reggio Calabria. Emanuela Bignami, responsabile nazionale randagismo degli Animalisti, si scaglia anche contro i docenti: “Siamo in un luogo che dovrebbe essere d’insegnamento non solo delle materie scolastiche, ma di vita. I piccoli sono sotto shock, colpiti da una violenza efferata che l’insegnante non ha nemmeno provato a fermare. Servono pene molto più gravi per chi aggredisce gli animali”.
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Va in vacanza e con le telecamere installate per sorvegliare il gatto sorprende il vicino a fare sesso sul suo letto
La donna, dopo aver visto la scena inaspettata sullo schermo del suo cellulare durante le vacanze, ha deciso di sporgere denuncia una volta tornata in città, fornendo prove fotografiche e video dell'accaduto.
Una vicenda avvenuta a Torino nel settembre 2019, dove una donna ha scoperto tramite una telecamera installata per controllare il suo gatto che il vicino usava il suo letto per incontri sessuali con un altro uomo, presumibilmente l’amante, ha recentemente visto la conclusione del processo.
La donna, dopo aver visto la scena inaspettata sullo schermo del suo cellulare durante le vacanze, ha deciso di sporgere denuncia una volta tornata in città, fornendo prove fotografiche e video dell’accaduto.
Il tribunale di Torino ha emesso la sentenza condannando sia il vicino che la proprietaria dell’alloggio a otto mesi di reclusione ciascuno per violazione di domicilio. Risulta che la proprietaria dell’appartamento fosse l’unica detentrice delle chiavi e le avesse passate al vicino per permettergli di utilizzare l’appartamento per gli incontri segreti con l’amante, dato che nel suo appartamento viveva il compagno.
La condanna è stata quindi emessa per l’intrusione non autorizzata nell’abitazione della donna e per la violazione della sua privacy.
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