Scrive su Facebook, “Ti ho dedicato tutta la mia vita. Ti amo”. Poi spara alla moglie uccidendola e si suicida
#Italia Ennesimo femminicidio in Italia: un agente di polizia di Ragusa ha sparato alla moglie prima di togliersi la vita. Lʼallarme è stato lanciato dalle due figlie, di 6 e 7 anni. Prima del folle gesto, lʼuomo aveva scritto su Facebook: "Ti ho dedicato tutta la mia vita. Ti amo"
Un assistente capo della polizia di Stato, 42 anni, in servizio presso la questura di Ragusa, ha ucciso nella notte la moglie di 33 anni e poi si è tolto la vita. Come riporta Repubblica, l’arma del delitto è la pistola di ordinanza. In casa c’erano anche le due figlie piccole di 6 e 7 anni, illese. A chiamare i soccorsi è stata una delle bambine in lacrime. La donna sarebbe stata uccisa nel sonno.
Prima di uccidere la moglie, il poliziotto ha lasciato un messaggio sul suo profilo Facebook: “Ti ho dedicato tutta la mia vita. Ti amo”. Dell’uomo, che aveva 42 anni, sono state fornite per ora solo le iniziali, S. C.
Nella notte avrebbe esploso tre colpi di pistola contro la donna – A. B. – di 33 anni sorprendendola nel sonno. La coppia si era conosciuta in Piemonte dove il poliziotto prestava servizio nella Polstrada e si sono sposati otto anni fa.
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Lutto nel giornalismo italiano: è morto Franco di Mare, storico volto Rai
Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a "Che tempo che fa", Di Mare aveva rivelato di essere gravemente malato.
Il giornalista Franco Di Mare è morto a Roma.
La famiglia ha annunciato il decesso con una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie”.
Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a “Che tempo che fa”, Di Mare aveva parlato del suo ultimo libro, “Le parole per dirlo, la guerra dentro e fuori di noi” (Sem editori). In quell’occasione, aveva rivelato di essere gravemente malato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere, ma non è ancora finita”. Di Mare aveva spiegato a Fabio Fazio che aveva contratto la malattia respirando amianto durante le sue missioni da inviato di guerra. Aveva inoltre espresso la sua serenità nonostante la diagnosi, aggiungendo che “da questo non si guarisce”. Le sue affermazioni avevano colpito profondamente il pubblico, specialmente per le critiche alla Rai (pur precisando che non si riferiva all’attuale dirigenza) riguardo il trattamento ricevuto dopo la scoperta della malattia.
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