Voleva essere un post spiritoso postato sulla pagina Facebook del Birrificio Adda per annunciare l’inizio delle ferie ma è diventato un vero e proprio boomerang per l’azienda del bergamasco: come riporta La Voce di Genova, il Birrificio Adda ha infatti dovuto addirittura chiudere la pagina sul social.

Ecco com’è andata: volendo annunciare la chiusura delle attività con un gioco di parole sul “ponte” festivo, hanno fatto riferimento a un immagine del ponte Morandi devastato dal crollo. Ma il risultato è stato quello di una pioggia di critiche, messaggi indignati o ingiuriose. La reazione degli utenti di Facebook è stato tale che il birrificio prima ha rimosso il post incriminato scusandosi.

Ma anche cancellare foto e commento non è servito, visto che ormai gli screenshot circolano sui social continuando a ricevere commenti negativi, inviti al boicottaggio commerciale: qualche utente si spinge perfino ad auspicare che il Comune di Genova quereli il Birrificio Adda per aver sfruttato in maniera indebita la tragedia dello scorso 14 agosto e danneggiato l’immagine del capoluogo ligure.

Il giornalista Franco Di Mare è morto a Roma.

La famiglia ha annunciato il decesso con una nota: “Abbracciato dall’amore della moglie, della figlia, delle sorelle e del fratello e dall’affetto degli amici più cari, oggi a Roma si è spento il giornalista Franco Di Mare. Seguirà comunicazione per le esequie”.

Meno di un mese fa, il 28 aprile, durante una commovente apparizione a “Che tempo che fa”, Di Mare aveva parlato del suo ultimo libro, “Le parole per dirlo, la guerra dentro e fuori di noi” (Sem editori). In quell’occasione, aveva rivelato di essere gravemente malato: “Ho un tumore molto cattivo, il mesotelioma: si prende respirando le particelle di amianto. Mi rimane poco da vivere, ma non è ancora finita”. Di Mare aveva spiegato a Fabio Fazio che aveva contratto la malattia respirando amianto durante le sue missioni da inviato di guerra. Aveva inoltre espresso la sua serenità nonostante la diagnosi, aggiungendo che “da questo non si guarisce”. Le sue affermazioni avevano colpito profondamente il pubblico, specialmente per le critiche alla Rai (pur precisando che non si riferiva all’attuale dirigenza) riguardo il trattamento ricevuto dopo la scoperta della malattia.