Lo sapevate? A Villamassargia si trova S’Ortu Mannu: un’area con 700 ulivi ultrasecolari piantati nel Medioevo. L’oasi si estende in un terreno di circa 13 ettari, ai piedi del castello di Gioiosa Guardia, nella campagna di Villamassargia, da cui dista circa
Lo sapevate? Santa Igia era l’antica capitale del Giudicato di Cagliari, una città che non esiste più. Santa Igia (o più correttamente Santa Ilia, contrazione di Santa Cecilia) fu la capitale del giudicato di Cagliari dall’VIII secolo al 1258, quando fu distrutta dai Pisani e dai loro
I Pisani quando arrivarono a Cagliari occuparono quello che oggi è il Castello, lo chiamarono Castellum Castri de Kallari, e nel 1217 ne cominciarono la fortificazione. La cinta muraria,intercalata da più di 20 torri congiunte da un cammino di ronda protetto
Lo sapevate? A Villamassargia si trova S’Ortu Mannu: un’area con 700 ulivi ultrasecolari piantati nel Medioevo. L’oasi si estende in un terreno di circa 13 ettari, ai piedi del castello di Gioiosa Guardia, nella campagna di Villamassargia, da cui dista circa
Sant’Avendrace deve questo nome al santo del I secolo, Avendrace (Tenneru o Arennera in sardo), quinto vescovo di Cagliari, che avrebbe trovato il martirio proprio dove sorge la parrocchiale a lui dedicata, edificata su un antico ipogeo ancora visitabile. I registri parrocchiali attestano l’esistenza del tempio dal XVII
Santa Igia, la città scomparsa e dimenticata: l’antica capitale del giudicato di Cagliari sommersa dal cemento tra costruzioni e strade della moderna Sant’Avendrace. Che fine ha fatto l’antica capitale del Giudicato di Cagliari? Dove sono i resti della città che
Lo sapevate? All’ingresso del cimitero di Bonaria, a Cagliari, ci sono alcune palle di pietra (altre si trovano ancora vicino alla chiesa di San Saturno) che servirono nell’assedio ai Pisani nel 1324. Gli Aragonesi si sistemarono sul colle di Bonaria,
I Pisani quando arrivarono a Cagliari occuparono quello che oggi è il Castello, lo chiamarono Castellum Castri de Kallari, e nel 1217 ne cominciarono la fortificazione. La cinta muraria, intercalata da più di 20 torri congiunte da un cammino di
Sant’Avendrace deve questo nome al santo del I secolo, Avendrace (Tenneru o Arennera in sardo), quinto vescovo di Cagliari, che avrebbe trovato il martirio proprio dove sorge la parrocchiale a lui dedicata, edificata su un antico ipogeo ancora visitabile. I registri parrocchiali attestano l’esistenza del tempio dal XVII
I Pisani quando arrivarono a Cagliari occuparono quello che oggi è il Castello, lo chiamarono Castellum Castri de Kallari, e nel 1217 ne cominciarono la fortificazione. La cinta muraria,intercalata da più di 20 torri congiunte da un cammino di ronda protetto