«Ricordare, tramandare la memoria della barbarie e della cieca violenza, per fare in modo che nella nostra società i germi dell’odio non possano più produrre i loro frutti nefasti». Con queste parole il presidente della Regione, Christian Solinas, a nome
Il Giorno del Ricordo. Da una parte la tragedia dei tantissimi italiani, e sardi, gettati dalle truppe titine nelle foibe, con l’accusa di essere fascisti. Dall’altra parte, invece, l’esodo di fiumani e giuliano-dalmati da quelle terre, come Fiume, Istria e
Questa mattina, in occasione della ricorrenza del “Giorno del Ricordo”, istituita nel 2004 in memoria delle vittime delle foibe, dell’esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale, si è tenuta presso la Sala Consiliare di Palazzo Regio, una solenne cerimonia per
Il Giorno del Ricordo. Da una parte la tragedia dei tantissimi italiani, e sardi, gettati dalle truppe titine nelle foibe, con l’accusa di essere fascisti. Dall’altra parte, invece, l’esodo di fiumani e giuliano-dalmati da quelle terre, come Fiume, Istria e
Il Giorno del Ricordo 2019. Da una parte la tragedia dei tantissimi italiani, e sardi, gettati dalle truppe titine nelle foibe, con l’accusa di essere fascisti. Dall’altra parte, invece, l’esodo di fiumani e giuliano-dalmati da quelle terre, come Fiume, Istria