Non c’è limite alla disonestà. È il caso di dirlo, di fronte ad un truffa messa in atto da ignoti che chiedono finanziamenti a sostegno delle donne accolte e sostenute dalla Casa rifugio Onda Rosa e, fatto ancora più grave, a
Male parole, denigrazione verbale, violenze psicologiche che sfociano poi spesso in quelle fisiche e che, sebbene evidenti, non sempre vengono denunciate per paura o perché non le si ritiene un vero problema. «C’è ancora un’alta percentuale di donne che vivono