Ogni città ha le sue bellezze, i suoi monumenti e le sue particolarità. E in ogni città, gli abitanti conservano a modo loro delle abitudini: alcune poi si tramandano di generazione in generazione, altre invece cambiano e si adattano ai
Da quasi duecento anni, l’ingresso del cuore di Cagliari, il quartiere di Castello ha una forma definita e precisa secondo lo stile neoclassico progettato dal conte Carlo Pilo Boyl. Ma Porta Cristina, edificata tra il 1824 e il 1825, prima
Piscia tinteris (o arrenconis), cuccurus cottus, panetteris inforra christus e culus infustus, quando a Cagliari gli abitanti dei quartieri storici si prendevano in giro con soprannomi ironici. I Cagliaritani amano da sempre i soprannomi (is allumingius), si sa. Sono persone
La Cagliari che non c’è più. Le riconoscete? Sono le palazzine di piazza San Benedetto: furono edificate nei primi decenni del Novecento in uno spazio dove non c’era nulla, se non la chiesa e il convento di San Benedetto (da
La Cagliari che non c’è più: piazza Yenne e la Porta Stampace in una rarissima foto del 1854 Piazza Yenne, il salotto della movida di Cagliari, crocevia perfetto dei quartieri storici della città, Castello, Marina, Villanova e Stampace. Un
Lo sapevate? A Cagliari in piazza Indipendenza c’è un pozzo molto profondo costruito nel Medioevo e coperto dal piano stradale. Il pozzo non è più visibile perché nella prima metà del 1800 l’imboccatura del pozzo fu abbassata al di sotto
(A cura di Gianmarco Cossu) Il quartiere cagliaritano di Castello piange Renato Palermo, ultimo calzolaio di un rione che a poco a poco perde i suoi pezzi storici. Sui social sono tanti i messaggi di cordoglio da parte di chi
La Cagliari che non c’è più. S’Avanzada, 1912: la porta di San Pancrazio viene abbattuta per far passare il tram. Porta est di Cagliari, restano solo le foto di Edouard Delessert, datate addirittura 1854, nell’attuale via Badas, nella salita de S’Avanzada (che
La Cagliari che non c’è più: la porta di San Pancrazio in una foto a colori del 1965. Macchine dell’epoca e regolamentazione del traffico quasi inesistente, venditori a ridosso del Palazzo delle Seziate, alberi alti e strutture non ristrutturate: ecco