Purtroppo la legge italiana, stabilisce che un bene immobile, anche se rappresenta un esempio importante di architettura, dal grande valore artistico, diventi storico e quindi sottoposto a tutela solo dopo che sono passati 70 anni dalla sua edificazione, e comunque
Non c’è cagliaritano sopra i 30 anni che non si ricordi del mercatino del Bastione. Ogni domenica, pioggia o sole, nevo o vento decine e decine di bancarelle allestite sulla terrazza del “Salotto buono” della città. In questa foto pubblicata
La Cagliari che non c’è più. Fine estate primi anni Novanta al Lido, Francescoli, Fonseca e Herrera e la foto con un gruppo di giovani. I tre uruguaiani del Cagliari fermati nello stabilimento del Poetto per una foto di gruppo.
Un’immagine vintage scattata in un’estate di tanti anni fa. La Torre di Carcangiolas era ancora in piedi nel litorale quartese del Poetto, e veniva presa d’assalto da scalatori provetti e tuffatori impavidi di una Cagliari d’altri tempi. Secondo lo storico
Gigi Riva arrivò in Sardegna nel 1963, quando il Cagliari era ancora in serie B. Nonostante le paure iniziali, nel giro di poco tempo diventò uno dei beniamini del pubblico. Contribuì alla prima storica promozione del Cagliari in serie A,
La vecchia fabbrica Ichnusa è stata fondata nel 1912 da Amsicora Capra. La prima fabbrica fu costruita dove oggi si trova la lottizzazione Anfiteatro, tra le vie Marche, Romagna e Bacaredda. Venne demolita nel 1975. Nel 1963 fu progettata la
Sa Zirogna, il nerbo del bue essiccato, un tempo si poteva trovare in quasi tutte le case, era uno dei metodi educativi preferito dalle mamme cagliaritane. Probabilmente sulle nuove generazioni questa parola non sortirà alcun effetto, ma a chi ha
La Cagliari che non c’è più. Nella foto i giardini del Terrapieno nel 1971. Una bella foto a colori dei giardini sotto le mura. Si riconoscono le auto dell’epoca e le aiuole colorate del periodo.
«Perché vuole emigrare?» – «Perché non c’è lavoro». Una domanda semplicissima, quella rivolta dal giornalista e una risposta semplicissima, quella dei sardi che negli anni’60 si apprestavano a lasciare l’Isola in cerca di fortuna. In realtà queste interviste realizzate dalla
Adesso ci sono palazzi, auto e traffico, allora c’era solo l’ospedale Santissima Trinità. La Sardegna era appena uscita dalla guerra e la struttura dell’ospedale di Is Mirrionis, costruito inizialmente per essere adibito a caserma, cominciava ad espandersi. L’edificio solo in