Mercede Porcu, una nonna di 98 anni residente a Nova Gorica, in Slovenia, ha dimostrato che l’età e la distanza non sono ostacoli quando si tratta di esercitare il diritto di voto. Nonostante la sua età e la lontananza di oltre mille chilometri, ha deciso di recarsi in Sardegna per partecipare alle elezioni regionali.

Le elezioni hanno visto la vittoria di Alessandra Todde, la prima donna a ricoprire la carica di governatrice della Sardegna e anche la prima esponente del Movimento 5 Stelle a ricoprire tale ruolo. Invitata dalla sindaca di Decimomannu, Mercede ha preso un volo e poi un taxi per raggiungere il Municipio del paese e ritirare la sua tessera elettorale.

In un’intervista rilasciata all’Unione Sarda, Mercede ha condiviso la sua storia sorprendente. Ha anche aggiunto un dettaglio curioso: è partita senza informare i familiari, tanto che in Slovenia è stata segnalata come dispersa. Fortunatamente, l’allarme è stato presto rientrato una volta che la signora è stata rintracciata.

L’incredibile determinazione della signora nel viaggiare così lontano per esprimere il suo voto è un esempio di impegno civico e di dedizione alla democrazia, dimostrando che l’entusiasmo per la partecipazione politica non ha età e che il dovere civico non conosce confini.

Una mareggiata ha svelato, in maniera drammatica, un nido di tartaruga marina non ancora censito sulla spiaggia antistante il Condominio Marina di Santo Stefano, nell’Area Marina Protetta di Capo Carbonara. Le onde hanno danneggiato la camera del nido, disperdendo numerose uova lungo la battigia e trascinandone altre in mare.

Foto Area Marina Protetta “Capo Carbonara”

La prontezza di alcuni bagnanti è stata decisiva: accortisi subito della situazione, hanno lanciato l’allarme alla Capitaneria di Porto. Nel giro di poco tempo le biologhe dell’AMP sono giunte sul posto, riuscendo – con l’aiuto dei presenti – a individuare il nido e a recuperare parte delle uova.

Foto Area Marina Protetta “Capo Carbonara”

Nonostante una frazione sia andata irrimediabilmente perduta, il resto è stato salvato grazie all’intervento dei responsabili scientifici del CRES, che hanno provveduto alla ricollocazione in un nuovo nido, allestito in una zona più interna e protetta della spiaggia, al riparo da ulteriori mareggiate.

Foto Area Marina Protetta “Capo Carbonara”

Ora non resta che attendere con speranza la schiusa, segno tangibile della resilienza di questa specie minacciata. Un ringraziamento particolare da parte del CRES va al signor Giorgio Bianchi, che con la sua immediata segnalazione ha reso possibile il recupero delle uova, insieme a tutti i bagnanti che non hanno esitato a prestare il proprio aiuto. Con questo episodio, i nidi censiti in Sardegna nell’estate 2025 salgono a 15.