“Il borgo dei borghi”, è ufficiale: Sant’Antioco è il secondo borgo più bello d’Italia

Una bellissima soddisfazione per la Sardegna e per Sant'Antioco, che è arrivato secondo per bellezza, architettura, e qualità della vita.
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Si è conclusa con la puntata di ieri sera l’edizione 2023 de Il Borgo dei Borghi, il programma condotto da Camila Raznovich su Rai 3. Ieri, durante la finalissima trionfare nel programma è stato Ronciglione, comune che si trova in provincia di Viterbo.
A seguire Sant’Antioco (CI), Salemi (TP), Castro (LE) e Campo Ligure (GE)
Anche quest’anno ad aspirare al titolo sono venti località, una per ciascuna regione italiana. Venti luoghi selezionati per la loro bellezza, l’architettura, per la qualità della vita.
Sulla pagina FB del comune di Sant’Antioco si festeggia: “Un risultato straordinario! Siamo felicissimi di essere arrivati secondi in occasione della decima edizione di Borgo dei Borghi 2023, soprattutto perché abbiamo concorso con 19 borghi incantevoli. Siamo felicissimi e onorati di avere ricevuto il voto del divulgatore scientifico Mario Tozzi: grazie! Grazie a tutti! E viva, sempre, Sant’Antioco!”

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Uno strumento unico, un musicista leggendario: a chi è dedicata l’opera di Stefano Pani?

Un musicista, uno strumento che esiste solo in Sardegna e un muro diventato tela d’arte: sapete a chi è dedicata l'ultima bellissima opera del muralista Stefano Pani?
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Un musicista, uno strumento che esiste solo in Sardegna e un muro diventato tela d’arte. A Villaputzu il muralista sardo Stefano Pani ha inaugurato pochi giorni fa la sua ultima opera, un tributo intenso e colorato a Luigi Lai, il più grande maestro vivente di launeddas.
Luigi Lai, nato il 25 luglio 1932 a San Vito, si avvicina a questo antico strumento a soli otto anni, folgorato dal suono di un pastore nelle campagne di Minderrì. Da quel momento, la sua vita si intreccia con le “sonus de canna”: non solo le suona, ma le costruisce, le perfeziona e le diffonde, inizialmente da autodidatta e poi sotto la guida dei grandi maestri del Sarrabus, come Antonio Lara ed Efisio Melis.
Oltre alle launeddas, Lai padroneggia fisarmonica e sax, quest’ultimo studiato per quattro anni all’Accademia di Zurigo, durante il suo lungo soggiorno in Svizzera. Tornato in Sardegna nel 1971, partecipa per la prima volta alla sfilata di Sant’Efisio e da allora non manca mai all’appuntamento. Negli anni ’70 fonda la prima scuola di launeddas, collabora con artisti come Angelo Branduardi e lavora in progetti cinematografici con il regista Gianfranco Cabiddu.
Con le sue esibizioni ha portato il suono delle launeddas in tutto il mondo e oggi, a 93 anni, continua a insegnare come unico docente del corso ufficiale al Conservatorio di Cagliari, riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione.
Il murale di Villaputzu non è solo un omaggio artistico: è un riconoscimento a una vita intera dedicata alla musica e alla salvaguardia di una tradizione millenaria sarda.

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