Al via l’Open Day al San Michele-Brotzu di Cagliari, dalle 15 alle 18.

Una coda lunghissima, già dal primo pomeriggio, tutti in attesa del proprio turno per il vaccino anti-Covid-19.

È l’effetto del “super” green pass, a partire dal prossimo 6 dicembre, e allora ecco che in tanti sono accorsi per la prima e la terza dose del siero Pfizer.

Fra meno di un mese, infatti, ci saranno due passaporti verdi: uno basico, col solo tampone; il “super”, invece, ottenibile solo col vaccino o certificato di avvenuta guarigione dal Covid-19.

Oggi al San Michele-Brotzu di Cagliari vaccinazione libera e senza prenotazione, consentita a tutti la somministrazione del siero, alla prima dose, mentre le addizionali sono destinate agli over 40. E la fila si è creata sin dal primo pomeriggio.

“Meglio anticipare quella che, teoricamente, sarebbe la mia terza dose. – il commento di Roberto, precedentemente guarito dal Covid, certificato, e già con la prima dose – Il mio green pass scade a gennaio, ma provo a vedere se sia possibile anticipare. Mi serve per il lavoro”.

Fila lunghissima, già a partire dal primo pomeriggio. E qualcuno lamenta un po’ di carenza nell’organizzazione. “C’era da aspettarselo – la signora Maria, 67 anni, in fila per la terza dose – Potevano organizzare più file e non far creare questa coda”.

La presidente della commissione Lavoro della Camera, Romina Mura (Pd), interviene sulla triste vicenda che ha visto protagonista – suo malgrado – una famiglia sarda, bloccata a Roma per la mancanza di voli che accogliessero il loro figlio costretto in barella per gravi motivi di salute.

Afferma Mura: “Il caso del bimbo bloccato in continente perché nessuna compagnia aerea è disponibile a imbarcare e portare in Sardegna una persona in barella si può definire solo uno scandalo. Oltre che ovviamente una flagrante violazione del diritto fondamentale di spostarsi aggravata dalle condizioni di salute”.

“È incredibile che il servizio offerto da Volotea – continua l’esponente del Pd – non garantisca il trasporto barella: l’aggiudicazione della gara per garantire in urgenza la continuità territoriale aerea non può consentire un’oggettiva discriminazione che colpisce gli individui più fragili”.

“Oltre a impegnarsi a risolvere questa situazione nell’immediato – attacca la parlamentare – bisogna che la Regione già da ora guardi al futuro”.

“Dopo la firma dei decreti per avviare le procedure per l’assegnazione dei servizi di continuità territoriale che partiranno dal 15 maggio del prossimo anni, la Regione si muova per tempo e prepari a regola d’arte i bandi, costruendo i meccanismi affinché tutti i servizi essenziali siano comunque garantiti”, conclude Mura.