Strage di Bologna, nella bara di Maria Fresu non ci sono i suoi resti

Strage di Bologna Maria e Angela Fresu

L'esame del Dna è stato eseguito sui reperti organici (un osso della mano e un lembo facciale con uno scalpo) ritrovati nella bara di Maria Fresu, i cui resti sono stati riesumati lo scorso 25 marzo. Nessun riscontro con il Dna del fratello e della sorella della Fresu. La Fresu morì insieme alla giovanissima figlia. E se i resti nella bara fossero quelli di una persona che trasportava la bomba e per questo motivo mai reclamati da nessuno?

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Strage di Bologna, due Dna nella bara di Maria Fresu



Clamorosa svolta nelle indagini. Dalle analisi emerge che i reperti appartengono a due donne. Apparterrebbero a due persone diverse, entrambe di sesso femminile, i reperti organici - un osso della mano e un lembo facciale con uno scalpo - ritrovati all'interno della bara di Maria Fresu, sarda, 24enne, una delle 85 vittime della strage di Bologna - l'unica ufficialmente 'disintegrata' - i cui resti sono stati riesumati, il 25 marzo scorso, nel cimitero di Montespertoli dai periti incaricati dalla Corte d'Assise di Bologna che sta processando l'ex terrorista Gilberto Cavallini. Insieme a lei morì anche la figlioletta Angela.

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