Un allarme bomba è scattato questa mattina al Tribunale di Cagliari.

L’allerta è scattata alle 7. Sul posto sono accorsi polizia e artificieri.

L’ingresso è stato bloccato per diverse ore.

Intorno alle 9 gli artificieri hanno fatto brillare il presunto ordigno, di fattura artigianale. Un’esplosione è stata avvertita nelle zone limitrofe. Accanto alla bomba, che ora gli artificieri stanno analizzando per capire se si è trattato di un falso e procurato allarme o di un reale ordigno esplosivo, c’era un cartello con la scritta “Questa è la seconda”.

Per questo l’area rimane è rimasta rigidamente sorvegliata e presidiata per più di due ore. Svolta la bonifica di tutto il Palazzo di Giustizia con l’ausilio delle unità cinofile e accertato che non ci fosse una seconda bomba, il Tribunale è stato riaperto intorno alle 11 con ordine del Questore. 

Si segnalano ripercussioni e ritardi sulle udienze previste questa mattina.

Quello che doveva essere un pomeriggio di shopping si è trasformato – il mese scorso – in un campo di battaglia: bande di giovanissimi si sono scontrate violentemente all’interno del centro commerciale Le Vele, a Quartucciu, in una vera e propria resa dei conti tra minorenni. Il caos è esploso verso la fine del mese scorso, coinvolgendo circa 80 ragazzi. La situazione è degenerata al punto da costringere la vigilanza ad adottare misure drastiche, limitando l’ingresso a soli adulti e famiglie nel tentativo di ristabilire l’ordine.

Non si tratta di un episodio isolato. La Questura di Cagliari ha infatti deciso di intervenire con un piano straordinario di controllo del territorio. Le azioni messe in campo sono state illustrate in una nota ufficiale. I servizi, condotti dalla Polizia di Stato, si sono concentrati sia nei quartieri storici del capoluogo che nei centri dell’hinterland.

Sul campo sono scesi gli agenti delle Volanti, il personale del commissariato di Quartu, le pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Abbasanta e gli uomini del XIII Reparto Mobile, che hanno avviato una serie di controlli a tappeto per risalire ai responsabili delle violenze avvenute alle Vele.

Nel solo weekend del 12 e 13 aprile – come spiegato in una nota stampa della Polizia – sono state identificate oltre 500 persone. Dall’inizio del 2025, la Polizia di Stato ha già identificato più di 700 minorenni, una decina dei quali è stata riaffidata ai genitori perché sospettata di aver commesso reati come furto, ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.