(VIDEO) Protesta pastori, solidarietà del Comune di Serri: cucinato il formaggio in Consiglio comunale

Singolare l'iniziativa intrapresa dal sindaco di Serri Samuele Gaviano che ha invitato i pastori a cucinare il formaggio nella sala del Consiglio comunale del paese.
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Si moltiplicano in Sardegna le iniziative di solidarietà nei confronti dei pastori sardi, in rivolta contro il crollo del prezzo del latte, che ha messo in ginocchio tutto il comparto industriale.
Singolare l’iniziativa intrapresa dal sindaco di Serri Samuele Gaviano che ha invitato i pastori a cucinare il formaggio nella sala del Consiglio comunale del paese.
«Agricoltura e allevamento rappresentano la base dell’economia di Serri e della Sardegna – spiega Gaviano sui social -. Quando i pastori sono in crisi, è in crisi tutta la Sardegna. Ci uniamo al grido d’allarme per la grave crisi che sta attraversando il comparto chiedendo al governo regionale e nazionale di intervenire quanto prima».
Gepostet von Giorgio Angius am Montag, 11. Februar 2019
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Domani a Cagliari sciopero generale di 24 ore e manifestazione per la Palestina e contro la guerra

La mobilitazione è stata indetta dall’USB per fermare la violenza contro la popolazione palestinese e per protestare contro la complicità del governo italiano nelle guerre, i salari bassi, i servizi pubblici smantellati e la spesa militare crescente.
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Domani, lunedì 22 settembre 2025, a Cagliari è previsto uno sciopero generale di 24 ore con manifestazione e corteo, con raduno a partire dalle 10:00 in Piazza del Carmine. La mobilitazione è stata indetta dall’USB per fermare la violenza contro la popolazione palestinese e per protestare contro la complicità del governo italiano nelle guerre, i salari bassi, i servizi pubblici smantellati e la spesa militare crescente.
Il corteo attraverserà le principali vie della città, da Via Sassari fino ai portici del Consiglio Regionale, dove si terranno gli interventi conclusivi. La mobilitazione coinvolgerà lavoratrici e lavoratori di trasporti, fabbriche, scuola, commercio e molti altri settori, e assume particolare rilievo in Sardegna per la presenza di siti militari e fabbriche di armi che collegano l’isola agli scenari di guerra internazionali.
La chiamata è chiara: sostenere il popolo palestinese, fermare il genocidio e bloccare tutto per dire no alla guerra.
Per informazioni: 333 7249794

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