Pratobello 24: migliaia di manifestanti a Cagliari. Ecco la marcia pacifica del popolo sardo
210.729 sottoscrizioni raccolte per Pratobello 24, la legge di iniziativa popolare contro la speculazione energetica. Il popolo sardo al palazzo del Consiglio Regionale per consegnare i venti plichi contenenti l'espressione di voto di un'Isola. "Giù le mani, la Sardegna è nostra". E ancora, "il sardo è un un uragano, straniero stai lontano".
È arrivato da ogni parte dell’Isola. Dal Sassarse alla Barbagia, dall’Ogliastra al Sarcidano, sino al Sulcis,Oristanese e Cagliaritano. Il popolo sardo di Pratobello 24 ha marciato a Cagliari. Al palazzo del Consiglio Regionale la consegna delle migliaia di sottoscrizioni per legge di iniziativa popolare contro la speculazione energetica, a difesa del territorio.
40 pullman circa arrivati nel capoluogo da diversi comuni e località della Sardegna. Un’invasione di migliaia di manifestanti per la consegna delle 210.729 firme a sostegno della Pratobello 2024, la legge di iniziativa popolare contro la speculazione dell’eolico e del fotovoltaico. “Un risultato fantastico, una specie di miracolo di cui dobbiamo essere fieri”, le parole dei tanti manifestanti presenti.
Una lunga marcia pacifica, ma sentita e imponente. Tante le bandiere dei Quattro Mori, insieme alle sigle dei diversi comitati e le principali sigle sindacali. Ma anche tantissimi cittadini di ogni età. In terra il disegno giallo del numero delle firme raccolte dallo scorso agosto sino alla metà di settembre. Un cerchio di persone e bambini, con palloncini arancioni biodegradabili a contente i “semini della vita”. Manifestazione che coincide con quella dei Cobas della scuola, a rivendicare tra i loro punti anche la lotta alla speculazione energetica. Adesione poi anche da parte della Confederazione Sindacale Sarda.
Una raccolta firme iniziata dallo scorso agosto, che ha visto il popolo sardo rispondere magnificamente sino all’ultimo giorno a disposizione. Raggiunta in tempi record la quota delle 10mila firme, obiettivo minimo per la presentazione delle legge all’attenzione e all’eventuale approvazione del Consiglio regionale. Ma i numeri hanno continuato a crescere abbondantemente: sino ad arrivare alle oltre 210mila sottoscrizioni di oggi.
Una legge che ha l’obiettivo di rivendicare la specialità della Sardegna in materia urbanistica, secondo lo Statuto del 1948. “Non siamo contro la transizione energetica”, le parole dell’avvocato certificatore Michele Zuddas, “ma bisogna tutelare il nostro ambiente con specifiche regole”. E ancora: “Di fatto, questo è già un referendum. Una legge che vieta l’installazione di impianti eolici e fotovoltaici nelle aree di pregio. La Todde sia presidente di tutti i sardi”.
A poco a poco l’arrivo delle scatole contenenti i plichi. Un serpentone umano, fatto di persone di ogni età, guidato dal sindaco di Orgosolo Pasquale Mereu, padre promotore della legge e accolto trionfalmente dal popolo sardo. Parole di orgoglio quelle del primo cittadino, “Pratobello è l’unica proposta seria e deve entrare in aula direttamente in aula senza passare per le commissioni, altrimenti il rischio è quello che venga snaturata”.
Una ristretta delegazione ha consegnato le firme, in venti plichi, agli uffici della segreteria del Consiglio Regionale, ricevuta dal presidente Piero Comandini. “La transizione energetica la decidano i sardi. In casa nostra comandiamo noi. Invito tutti a pensare al bene del popolo sardo perché è quello che conta”, le parole del primo cittadino orgosolese. Che aggiunge: “Pronti a manifestazioni di piazza forti se non dovessero ascoltarci. La gente non è andata a votare per perder tempo”.
In mano ai bambini le buste contenti le prime 14 firme raccolte. Su un lato, una fila di siede coi nomi degli esponenti di maggioranza. Al suono del tamburo sciamanico, il flashmob organizzato da Pratobello 24. In silenzio, ecco salire – e non lasciati andare – i palloncini arancioni. Seguito poi da un lungo applauso. Prima della creazione del lungo cordone umano, passando per un corridoio aperto tra la folla, delimitato da un nastro azzurro, a formare la catena del “passascatole”, accompagnata dal suolo delle launeddas. Dentro, le 210.729 firme di un popolo.
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