Tradizione, cultura e buon cibo: ecco la Sagra del Pesce di Giorgino
Bracieri ardenti e profumo di pesce per le vie del borgo. A Cagliari la due giorni, 7 e 8 settembre, della Sagra del Pesce di Giorgino. Già dal pomeriggio sono tanti a mettersi in fila per un ricco menù di mare. A dimostrazione di una tradizione sempre molto amata.
Il profumo del pesce in graticola, al fuoco dei bracieri. Già in fase di allestimento, un po’ di persone a mettersi in fila, poi diventate molte di più. A Cagliari ecco la due giorni della 38esima Sagra del Pesce di Giorgino, dal 7 all’8 settembre. Una tradizione che dal 1984 si rinnova, proponendo alla città un ricchissimo menù di arrosto di pesce, fritto misto e vermentino. Tutto servito gentilmente su comodi vassoi.
Dietro, la passione e il lavoro dei circa 40 volontari del Comitato del Villaggio Pescatori sempre pronti a tenere il borgo più vivo che mai. Maglie azzurre e sudore sulla fronte. Il caldo, in questo weekend pseudoautunnale, si fa sentire. “Eccome, soprattutto davanti al fuoco, ma è così ogni anno”, il commento sorridente di uno dei tanti operatori che porta avanti questa tradizione.
Il profumo inconfondibile dell’arrosto di pesce fa venire l’acquolina in bocca a chi, previdente, ha iniziato a mettersi in fila già prima delle 19, sotto l’abete della caratteristica piazza di Nostra Signora di Fatima. Un’ora dopo, la distribuzione, con musica dal vivo ad allietare la serata. E la coda si è allungata, biforcandosi, sino all’incrocio con il viale principale. “Veniamo ogni anno e sappiamo che c’è sempre tanta gente. Soprattutto perché siamo nel fine settimana”, il commento di una coppia in fila.
Effettivamente non mancano mai gli appassionati della Sagra del Pesce. Qualcuno ha dovuto tenere conto dell’orario dei mezzi pubblici, con il servizio navetta garantito sino alle 23 circa. “Purtroppo non ho potuto trattenermi – il commento di Matteo 33enne – altrimenti rischio di non poter tornare a casa”. Un problema, quello della distanza tra il Villaggio e il resto della città, che vorrebbe trovare soluzione per la trentina di famiglie, circa, abitanti del borgo.
Per le vie di Giorgino, tra le casette caratteristiche, c’è chi vende gelati, bibite e spritz, integrativi o alternativi del classico menù.
Giorgino è un rione, sì, ma anche una grande famiglia. Dove tutti si conoscono e tutti partecipano alle attività del Villaggio. Anche quelle parrocchiali. Lo sa bene don Giorgio Vacca, dal 2016 parroco della chiesa di Nostra Signora di Fatima, patrona e protettrice di Giorgino. “Quello che mi ha sempre meravigliato dei parrocchiani è la grande attenzione in occasione delle feste religiose”, il commento del sacerdote al termine della messa di apertura della sagra. Che aggiunge: “Anche ai funerali, ad esempio, tutti vogliono dare l’ultimo saluto a chi, del borgo, viene a mancare. Questo aspetto coinvolge anche persone che magari non abitano più al Villaggio, ma si sentono comunque molto legati”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA