Il Capodanno è l’occasione perfetta per deliziare il palato con un cenone indimenticabile, e la vivace città di Cagliari e i suoi dintorni offrono un ventaglio di opzioni culinarie per soddisfare ogni gusto. Dall’incanto della cucina tradizionale all’avanguardia di proposte più innovative, i migliori ristoranti della zona accolgono l’anno nuovo con ingredienti di qualità e atmosfere scintillanti.

I ristoranti tradizionali di Cagliari, immersi nella ricca cultura culinaria sarda, offrono cenoni indimenticabili con piatti che celebrano la storia gastronomica dell’isola. Dai malloreddus alla bottarga, dagli arrosti di carne alle seadas, i sapori autentici e le materie prime locali creano un’esperienza culinaria avvolta nell’atmosfera accogliente dei ristoranti storici. Per coloro che cercano qualcosa di più audace e contemporaneo, alcuni chef della zona mescolano sapientemente tradizione e rivisitazione. Ci sono i ristoranti che abbracciano la cucina fusion o presentano piatti creativi con ingredienti locali reinterpretati per offrire un’esperienza culinaria sorprendente. Piatti ispirati a tradizioni lontane si fondono con la maestria degli chef locali per creare un’esplosione di sapori unica nel suo genere.

L’attenzione alle materie prime di alta qualità è una costante in tutti i migliori ristoranti della zona. Chef attenti selezionano con cura ingredienti locali, garantendo freschezza e autenticità nei piatti serviti. Dalla pesca sostenibile ai prodotti biologici, la cucina sarda celebra la bontà dei prodotti locali, garantendo un’esperienza gastronomica di prim’ordine.

Oltre alla cucina straordinaria, l’atmosfera scintillante del Capodanno è garantita dalle location suggestive scelte dai ristoranti. Dalle terrazze panoramiche con vista sul mare ai palazzi storici addobbati a festa, i migliori luoghi offrono un’esperienza visiva che si unisce alla festa dei sensi. Cagliari e i suoi dintorni offrono un Capodanno gastronomico senza pari, dove la tradizione si sposa con la ricerca e l’attenzione alla sostenibilità, le materie prime sono celebrate degnamente e l’atmosfera festosa fa da cornice a un’esperienza culinaria indimenticabile. Che siate amanti della cucina tradizionale o desideriate esplorare territori gastronomici nuovi, i cenoni di Capodanno nella zona promettono di deliziarvi con ogni boccone. Ecco le migliori proposte per il 31 dicembre 2023: Buon Capodanno e buon appetito!

1) Palazzo Tirso’s New Year

Cosa c’è di meglio che celebrare l’arrivo del nuovo anno in un hotel 5 stelle? Il 31 dicembre è possibile regalarsi non solo un’elegante serata di gala, ma anche un’esperienza tra Terra e Cielo alla scoperta delle proposte gastronomiche di Palazzo Tirso. Il tutto accompagnato da un irresistibile intrattenimento musicale prima e dj set dopo. La serata avrà inizio con un aperitivo nella suggestiva cornice del Cielo Rooftop Experience. Gli ospiti potranno scegliere tra un’ampia selezione di finger food, accompagnata dalla mixology dei barman. Dopo l’aperitivo ci si sposterà al Ristorante Terra, in cui vivere una ricca esperienza culinaria con diversi corner e stazioni di live cooking. La cena verrà accompagnata dall’intrattenimento musicale con sax. Prima della mezzanotte gli ospiti si accomoderanno nuovamente nel rooftop di Palazzo Tirso, dove verrà allestito un ricco buffet di dolci. Seguirà poi brindisi al nuovo anno e intrattenimento musicale con dj set.

INFO E PRENOTAZIONI DI PALAZZO TIRSO’S NEW YEAR

2) Capodanno a Gli Uffici di Palazzo Boyl

Immaginate di trascorrere la notte più scintillante dell’anno in una location nuova e suggestiva dopo l’eleganza e la storia si incontrano. Siamo a Gli Uffici, ristorante di recentissima apertura a Palazzo Boyl, tesoro ottocentesco di Cagliari. Seduti a tavola e ammirando il panorama sul Bastione Saint Remy e il porto il 31 dicembre si potrà assaporare un percorso di degustazione esclusivo studiato dallo chef Tommaso Sanguedolce. Si inizia con l’aperitivo alle ore 20 e si prosegue con la cena. Prevista live music con Mauro Mulas al pianoforte e Marco Cocco alla voce.

INFO E PRENOTAZIONI A GLI UFFICI DI PALAZZO BOYL

3) Gran Veglione di Capodanno da Smell Brasil

Gli amanti della carne adoreranno la proposta di Capodanno di Smell Brasil, storica churrascheria brasiliana di Cagliari. Durante il Gran Veglione saranno proposti i piatti tipici brasiliani, dagli antipasti al churrasco passando per le bevande illimitate fino alla mezzanotte. Non mancheranno musica e intrattenimento per una serata davvero speciale all’insegna della simpatia e della carne di qualità.

INFO E PRENOTAZIONI DEL GRAN VEGLIONE DI SMELL BRASIL

4) Capodanno all’Antica Hostaria

All’Antica Hostaria, rinomato ristorante del quartiere Marina spazio all’esclusivo Menu di Capodanno, una festa culinaria che celebra il meglio della cucina di mare e di terra. Una cena con cinque antipasti, due primi, due secondi, frutta e dessert all’insegna della tradizione e delle materie prime di qualità.

INFO E PRENOTAZIONI DEL CAPODANNO ALL’ANTICA HOSTARIA

5) Party di Capodanno al Soho

Non solo cenoni gustosi ed eleganti, ma, come ogni fine dell’anno che si rispetti, anche festa fino a tarda notte. E dove celebrare al meglio l’arrivo del 2024 se non in una delle migliori discoteche di Cagliari? Al Soho Discoclub di via Newton si balla dalle 00.30 fino all’alba i 4 stage delle serate più famose del Sud Sardegna: Universoho, Farenight, Noche de Chicas e House Room. Una serata esplosiva con animazione, corpi di ballo, scenografie mozzafiato e tanto altro.

INFO E PRENOTAZIONI DEL PARTY DI CAPODANNO AL SOHO DISCOCLUB

A c…..e Pompu: quando un paese sardo diventa sinonimo di lontananza cosmica.

Benvenuti a Pompu, il luogo che, nell’immaginario collettivo sardo, è un po’ la versione isolana di Timbuktu o, per i più avventurosi, della faccia nascosta della luna.

Non è una questione di chilometri, bensì di filosofia: se c’è un posto lontanissimo, irraggiungibile, una meta che neanche l’esploratore più testardo vorrebbe raggiungere, beh, quello è proprio Pompu. Il paese, situato nella zona centro-occidentale della Sardegna, in provincia di Oristano, si trova involontariamente al centro di un fenomeno linguistico isolano che lo ha reso famoso in tutta l’isola, ma non certo per le sue incredibili feste paesane o per un record mondiale. Stiamo parlando della coloratissima, e ironica, espressione sarda: A casin’e pompu.

Se per caso siete turisti e sentite un sardo esclamare questa frase, non pensate che si stia lamentando del traffico verso il borgo di Oristano, perché l’espressione è molto più profonda, e decisamente più spassosa. Questa frase, infatti, viene utilizzata quotidianamente per indicare una meta molto lontana o, peggio ancora, un luogo apparentemente inaccessibile. La parola “pompu” è il dialetto sardo che identifica, per l’appunto, il paese di Pompu. Tuttavia, nel momento in cui l’espressione viene pronunciata, non ci si sta affatto riferendo a quello specifico luogo geografico. È invece un vero e proprio modo di dire che denota una destinazione molto lontana o irraggiungibile per chi parla, indipendentemente dalla sua effettiva, e magari vicinissima, posizione in Sardegna.

Una delle caratteristiche più affascinanti della Sardegna è la sua varietà della sua lingua: ogni zona dell’Isola, con un tocco di genio e una spruzzata di ironia, ha le sue particolarità e le sue espressioni coloratissime, ma poche hanno avuto la fortuna, o la sfortuna, di diffondersi così tanto, trasformando un tranquillo paese nell’epitome della lontananza universale. Questo detto non fa che riflettere l’intrigante geografia dell’Isola e, diciamocelo, le sfide che la vita nell’entroterra e le sue strade tortuose hanno presentato nel corso dei secoli. La Sardegna è rinomata per la sua bellezza naturale e la sua diversità paesaggistica, ma è anche caratterizzata da aree remote e difficilmente accessibili, specialmente nelle regioni montuose e costiere, e Pompu, in questa cornice, è diventato il simbolo della fatica di chiunque debba raggiungere un luogo che si trova, letteralmente, dall’altra parte del mondo.

Questo detto sardo è ancora oggi ampiamente utilizzato nella vita quotidiana dell’isola, un vero e proprio inno all’esagerazione affettuosa tipica del popolo sardo. Quando un sardo vuole indicare un posto molto distante o difficile da raggiungere, non esita a dire: È proprio a casin’e pompu! È un modo colorito e pittoresco per descrivere una destinazione che può sembrare remota o lontana, anche se, ironia della sorte, non è necessariamente così: magari è solo il luogo in cui si è dimenticata la giacca, ma il viaggio per recuperarla appare già un’epopea degna di Ulisse.