Dalla Bottega al Palco di XFactor 2023: lo straordinario volo dell’Atelier Sardo Les Femmes
Un traguardo che le fondatrici di Les Femmes, Francesca Manca e Alessandra Curreli, auspicano possa essere solo il primo passo di un percorso di crescita imprenditoriale che in pochi mesi ha catturato le attenzioni degli addetti ai lavori.
Che il lusso sia un settore che poco risente dei fenomeni macroeconomici è un dato di fatto tanto quanto lo è la preponderante chiusura delle piccole attività.
Tuttavia in un mondo fatto di fast (junk?!) fashion, c’è chi ancora crede nella bellezza della lentezza, della necessità di cura per la propria rosa affinché sia il tempo perduto con essa a renderla così importante di Antoine de Saint- Exupèry memoria.
Ed è da questa necessità di rinnegare i dogmi marinettiani del futurismo che celebrano la velocità come bellezza assoluta che nasce questa storia di coraggio e tenacia.
Les Femmes non è solo una bottega stilistica dalla quale nascono pigiami di pregiata fattura ma è proprio un modo di approcciarsi al mondo, che rinnega il consumismo sfrenato, la bassa qualità, la stagionalità, in favore di capi che sembrano sospesi nell’etere, la cui collocazione in un dress code temporale risulta riduttiva, i cui confini escono dalle stanze da letto per diventare un capo da sfoggiare in TV.
Il progetto di slow fashion sembra abbracciare più concetti come il lavoro manuale come medicina per l’anima, in un incedere di punti di ricamo e piumaggi che ricordano più la creazione di un mandala che il veloce passaggio di una macchina da cucire al quale ci hanno abituato le aziende del tessile.
Sono queste attenzioni sartoriali, oltre che le cure dei dettagli, la struttura dei tessuti che ne fanno un capo comodo e raffinato. Dopotutto cosa sono il lusso e la libertà se non poter correre nudi, privi di fardelli, in un campo permeato dall’odore dell’elicriso? E se il buon costume fa parte di noi e correre svestiti non rappresenti un esempio di bon ton, concedersi il lusso di farlo vestendo una seconda pelle impalpabile e carezzevole.
Il dolce far niente scaturisce dalla visione dell’ozio in abiti comodi all’interno delle mura domestiche dedicandosi il proprio tempo in maniera esclusiva, ed è da questa sensazione di libertà che Les Femmes ha preso il largo in un incedere che vuole abbattere le barriere dogmatiche per cui un pigiama diventa il simbolo del concedersi il lusso di essere liberi, oltre quelle che sono le mura di casa.
È sulla base di ciò, che Maria Tomba, che il sito di XFactor descrive come un’artista che racconta di sogni e avventure e di un mondo visto attraverso il “filtro dei colori” in cui ci si sente liberi di esprimere sé stessi prendendo la vita anche con un pizzico di ironia, ha interpretato September degli Earth, Wind & Fire cingendosi del pigiama Jiulie: un suit con bottoni in madreperla e piume di struzzo e marabù color cipria.
Un traguardo che le fondatrici di Les Femmes, Francesca Manca e Alessandra Curreli, auspicano possa essere solo il primo passo di un percorso di crescita imprenditoriale che in pochi mesi ha catturato le attenzioni degli addetti ai lavori, fino a portare i loro capi in prima serata in uno dei format più seguiti del palinsesto televisivo italiano.
L’augurio è che possano rimanere ferme le loro radici in un’isola – la Sardegna – tanto ispida quanto fonte di ispirazione e i loro capisaldi fatti di ecosostenibilità, imprenditorialità femminile, cura dei loro capi come sineddoche del cliente e un pizzico di audacia.
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