Il Cagliari di Ranieri neopromosso in serie A 1990-1991: ultimo fino alla 15° giornata, poi salvo alla penultima

Le analogie si sprecano e fanno pensare che anche quest'anno l'epilogo finale possa essere lo stesso. Una cosa è chiara e certa: se salvezza sarà, non arriverà certo con il suono delle fanfare, ma con quello di un coltello stretto fra i denti.
Corsi e ricorsi storici. Quando le cose non vanno troppo bene nel calcio è importante trovare conforto nel passato. E nel caso del Cagliari di Ranieri il passato sorride, sempre.
I rossoblù, dopo la sconfitta contro il Milan di ieri, si trovano ora ultimi in classifica nel campionato di Serie A. Nella stagione 1990-1991 la situazione era la stessa e lo stesso era l’allenatore. Anche allora Ranieri aveva condotto i sardi in Serie A. La speranza è che l’epilogo sia ancora una volta lo stesso.
In quell’anno infatti i rossoblù si salvarono nonostante una partenza disastrosa. Il Cagliari fu infatti ultimo dalla 7° alla 15° giornata di campionato. Un’analogia curiosa e interessante, soprattutto per i più superstiziosi dato che siamo alla sesta giornata con la piazza del “fanalino di coda” ormai certa per Ranieri e i suoi.
Il girone di andata di Francescoli, Herrera, Cappioli e compagni fu un fracasso: dopo un inizio tutto sommato incoraggiante con 4 punti nelle prime quattro partite tra cui una prestigiosa vittoria al San Paolo di Napoli il Cagliari inanellò sei sconfitte su otto match. La svolta fu il pareggio in rimonta al Delle Alpi contro la Juventus: 2-2 e la consapevolezza di potersela giocare con tutti. Pesarono tantissimo i tantissimi pareggi strappati a quasi tutte le big del campionato: dopo la Juve fu la volta di Roma, Inter, Napoli, Milan, Lazio, di nuovo Juve e di nuovo Roma. Va detto che in quell’epoca il pareggio era una mezza vittoria (la vittoria valeva ancora due punti).
Fu una salvezza strappata con le unghie e con i denti e finalizzata con la vittoria in trasferta a Bologna nella penultima giornata. Doppietta di Fonseca e poste le basi per la trionfale stagione successiva, sesto posto e qualificazione in Coppa Uefa agli ordini di Sor Carletto Mazzone. Le analogie si sprecano e fanno pensare che anche quest’anno l’epilogo finale possa essere lo stesso. Una cosa è chiara e certa: se salvezza sarà, non arriverà certo con il suono delle fanfare, ma con quello di un coltello stretto fra i denti.

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