Che cosa desidera di più un cagliaritano in questo momento? Un biglietto per Cagliari-Bari a giudicare dall’assalto registrato per la conquista di un posto alla Unipol Domus.

Per assicurarsi un seggiolino c’erano due possibilità: le ricevitorie autorizzate e il sistema di prenotazione Ticket One.

Da mezzogiorno si sono formate code lunghissime fuori dai botteghini, in particolare a Pirri dove un’intera strada, via Riva Villasanta, ha visto formarsi un lungo serpentone umano.

15.000 persone collegate in pochissimi minuti invece nel sistema di prenotazione online: i più fortunati sono riusciti a entrare e a comprare il biglietto, moltissimi sono riusciti a entrare ma non ce l’hanno fatta a selezionare i posti, che sparivano in pochi istanti di secondo. Tanti altri ancora non sono riusciti ad arrivare in fondo alla coda.

Insomma: febbre altissima in vista del match più importante della stagione.

Arrivata al rifugio “I Fratelli Minori” di Olbia, Saralina è uno scheletro con il cuore ancora pieno di voglia di vivere. I suoi occhi raccontano una storia fatta di abbandono, fame e silenzio, il silenzio di chi l’ha vista passare per strada e ha scelto di voltarsi dall’altra parte.

«È magra da far paura, sembra disegnata a matita – raccontano le volontarie – chissà da quanto tempo non mangiava. Quando l’abbiamo accolta, ci ha guardate come se non ci credesse. Come se non capisse cosa volesse dire essere finalmente al sicuro».

Le analisi hanno confermato la leishmaniosi e una grave anemia, ma per ora non è necessaria una trasfusione. I volontari si dicono sollevati, ma anche consapevoli che la strada per la ripresa sarà lunga.
«Ha già sofferto troppo. Non dovrebbe pagare lei il prezzo dell’indifferenza umana. Ma è viva, e questo per noi è già una battaglia vinta. Ora tocca a noi fare il resto».

Saralina è l’ennesimo simbolo di una società che anestetizza le emozioni e normalizza la crudeltà dell’abbandono. «L’indifferenza è la malattia peggiore. Nasconde la sofferenza sotto una coperta di silenzio. Ma noi quella coperta l’abbiamo tolta, e sotto c’era lei, una creatura stremata ma non piegata».

Da oggi Saralina ha un cuscino, una ciotola piena, cure veterinarie e braccia che la stringono. Ha una possibilità. «E se anche questa storia è un pugno nello stomaco, allora è il momento di svegliarsi. Perché Saralina merita più di uno sguardo pietoso: merita una nuova vita». Chiunque voglia aiutare Saralina può contattare la LIDA Sezione Olbia: 3334312878 – [email protected]

www.lidasezolbia.it/donazioni
Spedizioni: LIDA Sez. Olbia – Rifugio I Fratelli Minori, via Dei Cestai – 07026 Olbia (SS)
Codice Fiscale 5×1000: 01976050904