Oggi la Sardegna ha accolto le reliquie di Sant’Elena, trasferite da Venezia a Quartu, la terza città dell’Isola che porta il suo nome. Decine di fedeli erano presenti per ricevere i resti dell’imperatrice, che sono stati accompagnati fino alla Basilica con grande solennità. Un picchetto d’onore delle forze armate, accompagnato dalla musica della banda della Brigata Sassari, ha reso omaggio all’arrivo delle reliquie.
Durante l’omelia, l’arcivescovo di Cagliari, Giuseppe Baturi, ha evidenziato il ruolo di Sant’Elena nella storia, definendola una donna capace di unire Oriente e Occidente. “Sant’Elena si mise in pellegrinaggio alla ricerca della pace, per espiare i peccati della sua famiglia, verso la Terra Santa dove tutto è iniziato. Così anche noi oggi dobbiamo iniziare un pellegrinaggio in cerca di giustizia per tutte quelle terre martoriate dalla guerra. Uniti alla Croce ci sentiamo un po’ ‘colpevoli’ del peccato e del male; ci sentiamo tutti sulla croce, tutti beneficiari di questo amore che sgorga dalla croce”, ha detto Baturi.
Il parroco Alfredo Fadda ha descritto l’evento come un “momento storico per la comunità”, concetto ribadito dal sindaco Graziano Milia. “La nostra è una città che sa accogliere e che anche in questa occasione si apre al territorio regionale e non solo”, ha affermato Milia.
Le spoglie di Sant’Elena resteranno esposte nella Basilica di Quartu fino al 24 maggio, con previste visite di fedeli provenienti da diverse località, tra cui Benetutti, San Giovanni Suergiu, Gairo e Sedilo.