Immaginate di passeggiare a Cagliari con la neve che cade copiosa dal cielo e di trovarvi davanti Babbo Natale seduto sul suo trono rosso accompagnato dagli elfi e simpaticamente minacciato dal Grinch: se amate le atmosfere natalizie resterete sicuramente stupiti dagli eventi programmati nel capoluogo e in altre città e paesi della Sardegna per queste settimane che precedono e seguono la festività del Natale.

Quest’anno i Superanimatori, agenzia di animazione leader in Sardegna, hanno allestito un set natalizio fortemente rinnovato che farà il giro delle piazze trasportando con sé magia, spensieratezza e divertimento.

Quattro cannoni sparaneve trasformeranno volta per volta alcune delle location scelte per gli eventi in un vero e proprio Villaggio di Babbo Natale con atmosfere nordiche simili a quelle del Polo Nord, le circa 80 mascotte (tra cui quelle dei personaggi Disney e Marvel), faranno diventare le vie e le piazze della Sardegna tante piccole Disneyland, con parate simili a quelle che si fanno a Natale a Parigi e a Orlando, gli schiaccianoci giganti alti più di tre metri (tra i più grandi d’Italia) vigileranno tutto dall’alto e gli elfi faranno ballare e divertire i bambini.

Il protagonista sarà ovviamente Babbo Natale, che quest’anno, per non sentire la solitudine, ha scelto di farsi accompagnare dalla sua dolce consorte, Mamma Natale.

Sono tantissimi gli eventi previsti tra dicembre e gennaio 2022. L’8 dicembre, giorno dell’Immacolata, ha preso il via la Fiera Natale dove il team di animazione capitanato da Gianluca Romano, partner della manifestazione “Vivi il Natale” nata lo scorso anno, ha registrato un “tutto esaurito” con centinaia di bambini che hanno salutato Santa Claus e si sono divertiti con l’animazione degli elfi e delle mascotte.

Vivi il Natale, Fiera di Cagliari, 8 dicembre 2022

Cagliari con le tappe frequenti di Fiera, Palazzo Doglio e mercatini del centro, Oristano, Capoterra, Pula, Sassari, Villacidro, Sestu, Sardara: questi i centri della Sardegna che saranno toccati da questa allegra e colorata carovana natalizia.

Tra gli eventi più importanti da non perdere ci sono sicuramente le parate natalizie di Palazzo Doglio (11 dicembre) e di piazza Yenne-corso Vittorio Emanuele II (16 dicembre), gli incontri con Babbo Natale in giro per l’Isola e gli spettacoli di animazione nelle piazze meno centrali di Cagliari dopo Natale (piazza San Michele, piazza Giovanni XXIII, Lazzaretto di Sant’Elia ed Ex Vetreria a Pirri).

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La Saturnia del pero, conosciuta anche come pavonia maggiore, è tra le falene più grandi d’Europa. La femmina può raggiungere un’impressionante apertura alare di 15-16 centimetri, mentre il maschio è leggermente più piccolo. Le sue ali, di un elegante colore nocciola sfumato di grigio, sono ornate da quattro grandi “occhi” simili a quelli del pavone: una strategia difensiva utile per spaventare i predatori o distrarne gli attacchi dalle parti vitali del corpo. I margini delle ali sono bordati da una fascia chiara color ocra che ne accentua l’eleganza.

Il bruco di questa specie è altrettanto sorprendente: lungo fino a 10 centimetri, ha un colore verde brillante, arricchito da tubercoli azzurri e ciuffi di peli neri. Durante la sua crescita si nutre voracemente di foglie, soprattutto di pero (Pyrus), ma anche di melo (Malus domestica), noce (Juglans), pioppo (Populus), olmo (Ulmus), albicocco, ciliegio e altri alberi del genere Prunus. A causa della sua dieta, può occasionalmente diventare dannoso per i frutteti.

Foto di Mauro Orrù

La Saturnia del pero predilige le zone calde, in particolare quelle ricche di alberi da frutto. È attiva durante la notte, mentre di giorno si rifugia tra le foglie per riposare. La sua distribuzione copre i Paesi dell’area mediterranea, spingendosi fino al Vicino Oriente.

Queste falene sono volatrici potenti e, nel buio della notte, il loro volo può ricordare quello dei pipistrelli. Il maschio possiede due antenne bipettinate estremamente sensibili, capaci di percepire i feromoni emessi dalla femmina anche a distanze di 5 chilometri. Subito dopo l’accoppiamento, la femmina depone fino a 250 uova, sfruttando le ultime riserve energetiche accumulate durante lo stadio larvale, per poi morire. Il maschio, invece, può accoppiarsi più volte.

Un tempo comune, oggi la Saturnia del pero è sempre più rara. Le principali minacce alla sua sopravvivenza sono l’uso diffuso di insetticidi e l’inquinamento ambientale, che ne hanno drasticamente ridotto la presenza in natura.