Si chiama Matilde Soro la nuova Miss Sardegna 2022. Mora, occhi castani, alta 178 , 18 anni di
Assemini, studia al liceo linguistico. Ha giocato a pallavolo. È appassionata al mondo della moda e
del cinema, ama gli animali e la natura, le piace viaggiare alla scoperta di nuove culture.

Matilde Soro rappresenterà l’isola alle prefinali Nazionali del Concorso Nazionale Miss Italia 2022 dal 16 al 19 settembre nella città di Fano.

Seconda classificata Miss Sardegna 2022 è Martina Simbula, 19 anni di Cabras mentre la terza
classificata è Giulia Deiana, 21 anni di Selargius.

Suggestiva la cornice della serata, il Castello di Sanluri, detto anche di Eleonora D’arborea, grazie
alla prestigiosa ospitalità della Famiglia dei Conti Villa Santa e al Patrocinio del Comune di Sanluri e
della Regione Sardegna.

Lo scenario esclusivo del Castello con il cortile interno è diventato per una lunga sera lo studio
televisivo delle Miss. L’evento ripreso dalle telecamere della rete televisiva TeleSardegna (Canale 13) con la regia di Pietro Medda sarà trasmesso sabato 17 settembre a partire dalle ore 21.

L’organizzazione generale è stata curata dalla Five Events, di Caterina Murino, Ada Stella Gullotta,
Manuela Fradelloni e Michela Giangrasso, esclusivista per la regione Sardegna del Concorso
Nazionale Miss Italia.

La giuria è stata presieduta dall’Editore di TeleSardegna Caterina Cosseddu e dal Conte Nino Villa
Santa comproprietario del castello di Sanluri e formata dal Presidente del Consiglio Comunale di
Sanluri la Dott.ssa Roberta Casta, dal Dottore Commercialista Massimiliano Testa, dalla Dott.ssa
Silvia Caboni e dal titolare della Gioielleria Orologeria Andrea Aru di Senorbì che ha premiato le
Miss vincitrici con dei gioielli Miluna.

I giurati hanno potuto conoscere le ragazze attraverso una serie di colloqui e momenti che hanno
preceduto l’evento per poi vederle sfilare con l’abbigliamento casual e il body ufficiale del
Concorso.

Ospiti della serata l’attore, presentatore, personaggio noto nelle reti televisive nazionali, Demo
Mura, con il suo ironico monologo dedicato alle donne e Pina Doi che con le domande alle tre
prime classificate ha fatto scoprire ai giurati e al pubblico un nuovo lato delle Miss.

L’atmosfera da sogno offerta dal Castello di Eleonora d’Arborea, tra antiche mura, suggestivi
ambienti ricchi di storia come Il Museo del Duca D’Aosta, lo studio del Generale Nino Villa Santa
con la sua corrispondenza con Gabriele D’Annunzio, ha permesso alle 14 aspiranti reginette in gara
di vivere una vera favola.

Durante la trasmissione, è stata proclamata anche la Miss Social Sardegna 2022, Francesca
Alberghina, 21 anni di San Gavino Monreale, studia scienze della comunicazione ed è prossima alla
laurea. Sportiva, si allena in palestra, ama e rispetta talmente l’ambiente che sta diventando una
sua missione. Adora viaggiare, scrivere, prendersi cura di se e mettersi in gioco. Appassionata e
affascinata dal mondo della televisione sogna di poterci lavorare! Ha vinto grazie ad un video
pubblicato sui social, valutato da una giuria tecnica Nazionale, nel quale ha descritto le bellezze del
suo paese d’origine.

Le due reginette della serata rappresenteranno la Sardegna insieme ad altre 7 bellissime nella
nuova sede delle Prefinali Nazionali delle Marche.

Carolina Vinci, 23 anni di porto cervo (Arzachena), è la nuova Miss sport Sardegna 2022. Dopo la
vittoria del titolo di Miss Sardegna di Matilde Soro, è Carolina la prima miss avente diritto. Miss
Sport Givova Sardegna 2022 ha una laurea triennale in recitazione, pratica il tennis, ama viaggiare
e il cinema. Una curiosità su di lei…durante una lezione di danza quando aveva 8 anni è stata
notata da una casting director e grazie a lei ha scoperto il mondo della recitazione. Le attrici alle
quali il suo sogno si ispira sono Sofia Loren e Monica Vitti.

Federica Murredda, 18 anni di Decimomannu è Miss Cinema Sardegna 2022
Monique Cabras, 28 anni di Capoterra è Miss Miluna Sardegna 2022
Martina Simbula, 19 anni di Cabras è Miss Eleganza Sardegna 2022
Eleonora Cadone, 25 anni di Alghero è Miss Kissimo Biancaluna Sardegna 2022
Jessica Molino, 20 anni di Olbia è Miss Rocchetta Bellezza Sardegna 2022
Marianna Mainas, 20 anni di San Gavino Monreale è Miss Sorriso Sardegna

Trascorrere una semplice giornata al mare al Poetto di Cagliari, un tempo simbolo di inclusione e socialità per tutti, oggi può trasformarsi in un vero e proprio lusso. Secondo un’analisi condotta da Adiconsum Cagliari, una famiglia di quattro persone può arrivare a spendere oltre 100 euro tra parcheggio, ombrelloni, lettini e servizi essenziali.

“È una cifra che rappresenta un ostacolo concreto all’accessibilità di un bene pubblico che, per vocazione e tradizione, dovrebbe restare alla portata di tutti”, denuncia l’associazione dei consumatori.

I rincari più evidenti riguardano il parcheggio, la cui tariffa giornaliera è passata dai 5 euro del 2024 ai 14 euro attuali per una sosta di 10 ore: un incremento del 180%. A questo si aggiungono i costi per i servizi balneari: il noleggio di due ombrelloni e quattro lettini raggiunge una media di 54 euro al giorno.

Completano il quadro altre spese accessorie ma frequenti: docce a pagamento, bottigliette d’acqua, snack e gelati incidono per circa 20-30 euro, mentre una pausa pranzo in uno dei chioschi può comportare un esborso aggiuntivo di 30-40 euro. Il totale per una giornata “standard” si attesta quindi tra i 100 e i 120 euro, senza che vi sia stato, come evidenzia Adiconsum, un miglioramento significativo dell’offerta di servizi rispetto agli anni precedenti.

“Il Poetto è sempre stato il mare di tutti – sottolinea Simone Girau, presidente di Adiconsum Cagliari – il luogo dove il direttore di banca faceva il bagno accanto all’operaio. Oggi i costi aumentano, ma i servizi restano invariati. Così si esclude chi non può permetterselo”.

L’associazione chiede trasparenza sulle tariffe, una maggiore attenzione al valore sociale del litorale, regole più chiare nella gestione delle aree pubbliche e un ripensamento complessivo sull’accessibilità del Poetto, per evitare che un luogo simbolo dell’identità cittadina diventi appannaggio di pochi.