Baretti chiusi al Poetto, gestori contro nuove regole concessioni: “Chiusure anche nelle domeniche e giorni di festa”

Baretti del Poetto, giornate con le serrande abbassate. La protesta in piazza di operatori e gestori contro l'incertezza delle nuove regole di concessione del bando 2024. "Chiediamo maggiori tutele. Pronti alla serrata anche nelle domeniche e giornate festive".
Sole e mare al Poetto, ma quella di giorni è una giornata senza i caratteristici baretti in riva al mare. Chiusura per protesta e manifestazione nazionale a Roma, contro il possibile futuro esproprio delle attività, alcune delle quali lunghe in vita da tanti anni.
Concessioni balneari infatti prossime al nuovo bando, nel 2024, ma le future regole non dànno certezze per il futuro. Ecco allora che i titolari scendono in piazza a Roma, chiudendo le serrande delle loro attività.
“Le nuove regole potrebbero andare bene se gli attuali concessionari venissero tutelati”, spiega Samuele Murgia dell’Oasi, dal 2015 al Poetto. “Dopo anni di spese, lavoro e sacrifici abbiamo fatto un salto di livello e dato un valore aggiunto”.
Per Murgia, così per tanti come lui, un corposo investimento, da sette anni a oggi, di circa 200mila euro, senza dimenticare le chiusure forzate dalla pandemia, tra il 2020 e il 2021, che hanno portato ulteriori sacrifici. Ora, di fronte all’incertezza, una serrata che si preannuncia a oltranza. “Se le cose non cambiano, puntiamo a chiudere anche nelle prossime giornate domenicali e festive, come quella del 01° maggio, ad esempio”.

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