La Cagliari che non c’è più, in una foto degli anni ’80. Al mercato di Sant’Elia ricci freschi per tutti.

Del resto, il folklore del mare è sempre stato vivo nel capoluogo sardo e le attività nello specchio blu della nostra Sardegna non cessarono nemmeno, stando alla storia, nei periodi delle incursioni corsare.

Ecco dunque che i pescatori cagliaritani, a bordo di natanti di ogni tipo, si avventurano per mare. Pesca abbondante e varia, esercitata nelle maniere più diverse.

Orate, triglie e spigole immancabili nel pescato, così come il riccio, nelle stagioni consentite.

Un’immagine inconsueta: una mandria di buoi in una vecchia foto del 1917.

Gli animali attendono una sorte terribile: percorreranno la via Roma e poi saranno condotti al mattatoio di via Sonnino (l’odierno Exma) per essere macellati. Tanti anni fa non c’era la mole di traffico veicolare attuale e i capi di bestiame attraversavano le vie principali, prima di arrivare al mattatoio.

Sullo sfondo il palazzo della Dogana (demolito purtroppo nel 1958) e palazzo Zamberletti, distrutto dai bombardamenti nel 1943.