Cagliaritani nel mondo. Andrea Pisanu a Malta, da un’Isola all’altra per amore del calcio
Se si parla di giocatori sardi consacrati lontano da casa, il primo nome che viene in mente è quello di Gianfranco Zola. Ma anche il cagliaritano Andrea Pisanu è uno di quelli che la Serie A l'ha conosciuta, eccome. Giovinezza fra Monte Urpinu e Is Mirrionis, girovago della massima divisione. Oggi Pisanu il tecnico dello Sliema Wanderers.
Se si parla di giocatori sardi consacrati lontano da casa, il primo nome che viene in mente è quello di Gianfranco Zola. Ma sono tanti quelli che fuori dalla Sardegna hanno lasciato il segno nel calcio che conta. Andrea Pisanu è uno di questi. Classe ’82, ex trequartista, la divisa del Cagliari indossata solo ai tempi delle giovanili, sino alla prima squadra, al tramonto degli anni ’90.
Erano i tempi della sua giovinezza tra i quartieri di Monte Urpinu e Is Mirrionis, ma da lì in poi la sua è stata una vita da girovago del calcio. Da Siena a Verona, passando per Parma e Bologna, sino alla conquista dell’America, con la maglia canadese del Montreal Impact.
La Sardegna sempre nel cuore. Così per il 38enne cagliaritano il richiamo del Mediterraneo è troppo forte e Malta è diventata allora un’altra isola felice. Dopo una militanza come giocatore, dal 2014 al 2015, dal 2020 Andrea Pisanu è l’allenatore dello Sliema Wanderers.
Il sogno della Serie A da giocatore, Pisanu lo ha realizzato da tempo ormai. Nel primo decennio del Duemila, fra Toscana, Lombardia ed Emilia-Romagna, il cagliaritano ha soddisfatto le sue aspirazioni di uomo e professionista. Peccato non averlo visto, in maturità, con la casacca rossoblù, come successo a Zola. Sebbene dall’Isola, a prescindere dalla maglia indossata, non sia mai mancato il tifo di amici, parenti e appassionati. E la piccola Malta, forse, ricorda un poco la Sardegna, sotto certi aspetti.
Ora Pisanu è avviato a una carriera da allenatore. Sempre nel Mediterraneo, sempre in un’isola, quella di Malta. Ma guai a parlare di calcio “facile”. Come Andrea racconta, il campionato maltese è bene organizzato e le sue squadre sono in costante crescita. “L’anno scorso eravamo riusciti a qualificarci per i preliminari europei. Poi siamo stati esclusi, per via di alcuni problemi societari e finanziari. Ora pensiamo al campionato”.
E anche nell’isola di Malta, le stagioni 2019-20 e 2020-21 sono state inevitabilmente condizionate dalla pandemia di Covid-19. Campionati interrotti e poi terminati anticipatamente, hanno visto in seguito l’attribuzione a tavolino del titolo rispettivamente al Floriana e agli Ħamrun Spartans, capoliste del torneo al momento della sua sospensione.
Ma lo Sliema Wanderers di Pisanu, in cui il sardo ha collezionato ventiquattro presenze e 14 reti da calciatore, tra il 2014 e il 2015, rimane sempre la squadra più titolata di Malta. “Portare in futuro la squadra in Europa? Chissà, per questo calcio c’è ancora tantissimo da lavorare. Per me ora è importante continuare a migliorare e migliorarmi”.
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