Un percorso educativo tutto nuovo, rivolto ai bambini nella più tenera fascia d’età. Immersi nella natura e a contatto con gli animali, i piccoli imparano a conoscere la realtà che li circonda e a scoprire i propri interessi e le inclinazioni di ciascuno di loro.

A Quartucciu c’è l’Asilo Nel Bosco – Fattoria Emoyeni, un progetto pedagogico nato nel 2017 dall’associazione culturale ricreativa e sportiva. E i bimbi sono davvero tantissimi, all’aria aperta e tutti seguiti da un esperto team di educatori.

“Tutto è nato da una vecchia fattoria della nostra famiglia – spiega l’educatrice Giulia Gattermayer – mia zia Milena ha sempre avuto la passione del ‘cavalgiocare’ e io ho maturato esperienza, fra lavoro e studio, in un asilo scozzese, dove i bambini giocano e imparano all’aperto”. Ecco allora che le due esperienze si uniscono e nasce l’idea: permettere ai bimbi del Cagliaritano di imparare in questo modo.

“Io e mia zia siamo così partite con questo progetto. E i bambini a poco a poco sono aumentati e potrebbero essere di più perché il posto è molto grande. Ma noi preferiamo darci dei limiti, puntando alla qualità con un educatore ogni sei bambini, circa”, spiega Giulia. E tutti con il loro bagaglio di formazione e competenze.

E nella fattoria si cura al rapporto dei bambini con gli animali, sempre presenti. Dai cavalli, anche quelli in libertà, agli asini, dalle caprette alle galline, sino ai cani, gatti e conigli. “La relazione con gli animali, che fanno parte della fattoria, aiuta lo sviluppo di ogni bambino, con il quale c’è un contatto continuo”.

Lezioni all’aperto, dunque. Anche se Giulia precisa “I nostri sono bambini piccolini, dai due ai sei anni, e noi lavoriamo sui loro interessi affinché si lavori sulle esigenze del singolo o del gruppo. Da qui, proponiamo diverse attività che puntino ai loro interessi e i bimbi fanno tantissimo”. Una scuola di vita, dunque, fatta di interazioni ed emozioni. E gli animali sono il valore aggiunto. La schiusa delle uova o la morte di un coniglietto per i piccoli diventano occasione di mettersi in cerchio e parlare fra loro, sempre seguiti dal team di educatori, di questi immancabili aspetti della vita.

Un percorso quotidiano, dunque, fatto di tantissime attività, che permette ai piccoli di maturare esperienze bellissime, da cui trarre giovamento nella loro vita futura. “I momenti di riflessione sono tanti. E noi siamo delle guide, che però non vogliono dare risposte, ma strumenti che permettano loro di trovarle”.

Villasimius, tragedia sulla Provinciale 17: motociclista perde la vita in un incidente tra Porto Sa Ruxi e Capo Boi.

Un tragico incidente stradale si è verificato lungo la strada provinciale 17, nel tratto che collega Porto Sa Ruxi a Capo Boi, in località Is Piscareddus, alla periferia di Villasimius. Un motociclista ha perso la vita dopo essere uscito di strada mentre percorreva il tratto panoramico, senza il coinvolgimento di altri veicoli.  L’unico protagonista dell’incidente si chiamava Luca Rivera, 55 anni, agente immobiliare di origini piemontesi da tempo trapiantato nel Sarrabus.  L’uomo è morto dopo essere uscito di strada mentre viaggiava su una Vespa, di cui probabilmente ha perso il controllo.

L’impatto è stato fatale e i soccorsi, allertati tempestivamente, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo, nonostante il rapido intervento del personale del 118. Sul luogo della tragedia è intervenuta la Polizia locale di Villasimius per eseguire i rilievi di legge e chiarire la dinamica dell’accaduto. A supporto delle operazioni di messa in sicurezza dell’area è giunta anche una squadra dei vigili del fuoco, proveniente dalla centrale stagionale di Castiadas e da Pula. La strada è rimasta parzialmente chiusa al traffico per consentire le operazioni di soccorso e i rilievi, mentre si cerca di comprendere le cause dell’incidente che ha strappato la vita al centauro in un tratto noto per la sua bellezza paesaggistica ma anche per la sua pericolosità.