I carabinieri della sezione Radiomobile sono intervenuti in tarda notte, intorno alle 2, in un’abitazione di Cagliari per un caso di violenza domestica.

Da quanto si apprende una donna è stata ripetutamente ferita con una bottiglia di vetro impugnata dal marito.

La vittima soccorsa, è stata trasportata all’ospedale Brotzu e in seguito ricoverata con varie ferite, mentre l’aggressore, che ha riportato una lesione al tendine, è stato condotto al policlinico di Monserrato e poi anche lui allo stesso Brotzu per essere sottoposto a un intervento chirurgico.

I due coniugi sono di origine filippina. Intanto sono in corso le indagini per chiarire la dinamica della vicenda.

È il 23 ottobre del 2011. Nel circuito di Sepang è in corso il secondo giro del MotoGp della Malesia. Marco Simoncelli, durante una curva, perde il controllo della sua Honda. La moto sterza improvvisamente a destra. In quell’istante arrivano Colin Edwards e Valentino Rossi. Le loro ruote travolgono fatalmente il corpo e il capo del giovane pilota romagnolo. Dalla “nuvola” formatasi in quell’incidente viene fuori un’immagine straziante: Simoncelli è riverso a terra, immobile e senza casco. Marco è morto lì, in quella maledetta curva numero 11 del circuito malese di Sepang.

Sono passati otto anni esatti da quel tragico pomeriggio motociclistico in cui perse la vita uno dei centauri italiani più talentuosi. Marco aveva solo 24 anni ed era appena iniziato il suo secondo Mondiale MotoGp, guadagnato sul campo dopo la vittoria nel 2008 nella classe 250. Solo una settimana prima, il 16 ottobre, aveva ottenuto un eccezionale secondo posto nel Gp d’Australia e in Malesia si apprestava a fare una gara d’attacco, alla caccia di quella vittoria iridata che purtroppo non sarebbe mai arrivata.

In suo onore, il circuito di Misano Adriatico, situato a pochi chilometri dalla casa di famiglia di Coriano, dal 9 giugno 2012 viene chiamato “Circuito Marco Simoncelli”.