Green pass per viaggi e rischio zona gialla. Possibile calo di turisti? La preoccupazione di albergatori e operatori sardi

Meno arrivi di turisti in Sardegna, dunque? Albergatori e operatori del settore turistico temono un possibile calo.
Da domani solo chi in possesso di passaporto verde potrà compiere lunghi viaggi, così come per i treni ad alta velocità e Intercity, con verifiche a bordo. Restano esentati i treni regionali, autobus, tram e metropolitane. Per quanto riguarda gli aerei, green pass da presentare al’imbarco e per il quale, per ora, è sufficiente solo la prima dose di vaccino, ma solo per i voli nazionali.
Misure più stringenti, dunque, e conseguenti controlli che la Sardegna guarda con estrema attenzione, ovviamente nell’ottica turismo. Gli ultimi numeri di questa stagione estiva, ancora in corso, sono stati oltremodo positivi, con risultati paragonabili a quelli del 2019, e il mese di settembre sembra promettere bene. Ma possibile che queste nuove misure possano incidere negativamente sulla clientela di viaggiatori nell’Isola? Al momento c’è tanta preoccupazione.
“Possibile una riduzione potenziale del 30% di chi arriva in Sardegna. – commenta Fausto Mura, presidente di Federalberghi – Nel corso di questa stagione si è lavorato in percentuale maggiore con i turisti”.
Altro capitolo il rischio di retrocessione dell’Isola in zona gialla. Alti i numeri di contagio, determinanti quelli dei ricoveri ordinari e gravi in questa punta di coda agostana. Su alberghi, b&b e strutture ricettive similari aleggia la paura delle disdette di prenotazione, alle porte del mese di settembre, e benché ancora non sia possibile parlare di numeri è molto forte la preoccupazione.

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“Ciao Mariano”: tantissimi giovani a Sestu ai funerali del 16enne trovato senza vita a Su Siccu

La morte di Mariano ha lasciato un vuoto profondo tra i suoi coetanei, che oggi si sono trovati a confrontarsi con la crudeltà di un destino che ha portato via uno di loro nel pieno della giovinezza, quando tutto sembrava ancora da scrivere.
Una folla immensa, il silenzio interrotto solo dalle lacrime e dai singhiozzi, un cielo colmo di palloncini bianchi e un unico, semplice messaggio: “Ciao Mariano”. Si sono svolti oggi pomeriggio, nella chiesa di San Giorgio Martire di Sestu, i funerali di Mariano Olla, il giovane di 16 anni trovato senza vita sabato mattina nelle acque tra Su Siccu e il lungomare di Sant’Elia, a Cagliari.
Attorno al feretro, coperto da fiori bianchi, si è stretta una comunità intera, colpita nel profondo da una tragedia che ha scosso tutti. Decine e decine di amici, coetanei, compagni di scuola e semplici cittadini hanno affollato la chiesa e lo spazio antistante, in un silenzioso e composto abbraccio alla famiglia del ragazzo. Mariano aveva appena terminato la terza classe dell’Istituto “Meucci” di Cagliari.
La cerimonia è stata officiata dall’arcivescovo monsignor Giuseppe Baturi, affiancato dal parroco don Sergio Manunza e da altri due sacerdoti. Proprio don Manunza ha introdotto il rito con la recita del Padre Nostro, pronunciato a voce bassa sulla soglia della chiesa, in un momento carico di emozione.
Durante l’omelia, monsignor Baturi ha scelto parole che potessero offrire un briciolo di conforto nel dolore: «È difficile comprendere la morte, ancor più quella di un giovane. È il mistero della vita, che può finire anche troppo presto. Ma Gesù, passando per la morte, ci mostra che dove l’uomo non può più arrivare, Dio ci aspetta. Nessuna vita è sprecata. I morti non si perdono: restano in noi, come Mariano, in attesa di un nuovo incontro».
Al termine della funzione, il feretro è stato accompagnato in corteo verso il cimitero del paese. Ad accompagnare l’ultimo saluto, un lancio di palloncini bianchi che si sono levati nel cielo grigio del tardo pomeriggio, mentre gli applausi rotti dalle lacrime hanno segnato un commiato doloroso ma pieno d’amore. La morte di Mariano ha lasciato un vuoto profondo tra i suoi coetanei, che oggi si sono trovati a confrontarsi con la crudeltà di un destino che ha portato via uno di loro nel pieno della giovinezza, quando tutto sembrava ancora da scrivere. Oggi, a Sestu, il tempo si è fermato per ricordarlo.

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