Una delle piazze più grandi e importanti di Cagliari, Piazza del Carmine, negli ultimi anni conosciuta dalle cronache cittadine non certo per essere il “salotto buono della città”, sarà molto presto oggetto di una positiva riqualificazione spontanea.
A guidarla saranno i titolari di bar e ristoranti della zona, che, grazie alle norme attualmente in vigore sulle concessioni di suolo pubblico varate dal Comune di Cagliari per aiutare le attività dopo la crisi economica del Covid-19, potranno sistemare nella piazza tavolini, sedie, ombrelloni e altri arredi esterni.
La piazza, prolungamento naturale delle vie della movida cittadina che si sviluppano da piazza Yenne fino a viale Trieste passando per il Corso Vittorio Emanuele II, via Sassari e via Angioy, diventerà quindi un nuovo punto di ritrovo per gli amanti delle colazioni, dei pranzi, degli aperitivi e delle cene all’aria aperta.
Le prime concessioni sono già cosa fatta, come conferma Nicola Baccoli, titolare del locale B-Liv. «Abbiamo chiesto la concessione di suolo pubblico a inizio giugno come previsto dalle norme straordinarie varate dal Comune – racconta – e in pochi giorni, il 12 giugno, abbiamo avuto risposta positiva dall’Assessorato alle Attività Produttive. Entro la prima settimana di luglio potremo sistemare i nostri arredi esterni in un’area della piazza di 190 metri quadri».
Un quarto della piazza che si aggiunge alla piccola area di pertinenza del Caffè punto Cagliari, e a cui potrebbero presto aggiungersene delle altre. Altre attività della zona potrebbero unirsi e alcuni ristoranti di via Sassari potrebbero presentare domanda al Comune per essere ospitati dalla piazza, grazie all’estensione del limite della distanza tra l’attività e l’area esterna di concessione prevista dalle norme straordinarie.
Insomma piazza del Carmine punta a diventare il prolungamento naturale di piazza Yenne e del Corso, nell’ambito di una riqualificazione spontanea dell’area, che prevede tra le altre cose la ristrutturazione e la nuova destinazione d’uso di palazzo Pizzorno-Binaghi (che nel prossimo futuro dovrebbe ospitare l’ufficio turistico del Comune) e in cui non è da escludere la dismissione dell’Ufficio Postale in favore di altre attività (voci che si rincorrono da tempo).
La concessione assegnata al B-Liv e quelle che eventualmente saranno autorizzate agli altri locali saranno valide fino al 31 ottobre con possibilità di proroga fino al 31 dicembre 2020 – come assicurato dall’assessore alle Attività Produttive e Turismo Alessandro Sorgia – ma non è da escludere che possano essere confermate anche in futuro, ovviamente secondo il regolamento ordinario e dietro il pagamento del canone di concessione, ora sospeso in virtù delle norme introdotte per fronteggiare la crisi economica post-Covid.
«Fin dalla nostra apertura, avvenuta qualche mese fa – commenta Nicola Baccoli – avevamo in mente un progetto un po’ più ampio della semplice apertura di un locale. Abbiamo scelto piazza del Carmine perché credevamo fosse il punto naturale di espansione della vita cittadina e queste novità ci danno ragione in tal senso. Il Comune ha dato una grossa mano a noi e agli altri locali assegnando le concessioni gratuitamente e in tempi molto rapidi. Ora vogliamo vedere questa piazza rinascere, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, così da regalare alla città un punto di ritrovo alternativo al Bastione o a piazza Yenne. Sarebbe stato un peccato non sfruttare questa grande opportunità».
«Si tratta di un discorso che è stato visto da subito come una priorità da parte di questa giunta – spiega l’assessore Sorgia – quello di restituire alla città una piazza importante. Rientrano in questo discorso eventi come il “Wine and food Festival” che organizzammo in piazza del Carmine lo scorso anno e tutte le altre manifestazioni che abbiamo allestito e che vorremmo allestire in futuro in questo luogo così importante per la città».
Cagliari è stata una delle prime città in Italia a fare sue le norme straordinarie incentivate dal Governo per rilanciare le attività economiche, in particolare quelle relative alle concessioni extra (e gratuite) di suolo pubblico. L’assessorato alle Attività Produttive ha appena firmato una nuova delibera che apre alla possibilità, per i locali cittadini, di richiedere anche il suolo pubblico attualmente occupato da parcheggi per la somministrazione di cibo e bevande in esterna. Una nuova ulteriore possibilità che è stata sottoposta ai pareri di Polizia Locale, Ufficio Viabilità, Ufficio Igiene del suolo e dei rifiuti e Ufficio Ragioneria.
«L’obiettivo generale – conclude Sorgia – è quello di dare una mano alle attività commerciali, perché se muore il commercio muore la città. Abbiamo un rapporto sinergico con gli imprenditori e i titolari delle attività. Stiamo cercando di lavorare negli interessi della città, sperando si possa presto tornare alla normalità».
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