Canne al Poetto, tavolo tecnico per risolvere la situazione

Per i partecipanti le canne possono rappresentare un ottimo strumento per la formazione delle zone dunali della spiaggia e conseguentemente per la conservazione dell'arenile. Nello stesso tempo costituiscono un serio problema per la fruibilità dell'arenile e per l'incolumità pubblica.
Canne sulla spiaggia del Poetto: nuovo tavolo tecnico politico.
Oggi si è tenuto un tavolo tecnico-politico, convocato dall’Assessore all’Innovazione tecnologica, Ambiente e Politiche del mare, Alessandro Guarracino, per trovare una soluzione condivisa in merito alle problematiche inerenti il litorale cagliaritano e quartese, che è stato interessato dal deposito sull’arenile di un cospicuo numero di canne trasportate dalle recenti mareggiate.
All’incontro erano presenti oltre agli assessori e ai tecnici competenti del Comune di Cagliari e Quartu, il sindaco di Quartu, i rappresentanti della Regione Sardegna, dell’ARPAS, della Città Metropolitana, di Confcommercio, il professor Sandro Demuro, docente dell’Università di Cagliari e i ricercatori del Progetto Medcoast Lab, i rappresentanti di Legambiente, della società DeVizia Transfer e del Comitato Gestori e Fruitori della spiaggia del Poetto.
Dopo un sopralluogo compiuto lungo un tratto del litorale cagliaritano, si è proceduto al tavolo tecnico.
Per i partecipanti le canne possono rappresentare un ottimo strumento per la formazione delle zone dunali della spiaggia e conseguentemente per la conservazione dell’arenile. Nello stesso tempo costituiscono un serio problema per la fruibilità dell’arenile e per l’incolumità pubblica.
Tra le soluzioni proposte vi è quella di spostare le canne verso le zone limitrofe della spiaggia, ripristinandone in tal modo la sua vivibilità. Soluzione che ha trovato largo consenso tra le parti presenti.
Venerdì 24 gennaio si proseguirà con un ulteriore sopralluogo per valutare gli effetti provocati da queste giornate di maltempo, per poi decidere come procedere alla rimozione e al ricollocamento anche parziale delle canne, per conciliare in tempi brevi le esigenze di salvaguardia del delicato sistema ambientale dell’area e la fruibilità in sicurezza dell’arenile

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Le canne del Poetto resteranno lì: “autoprotezione ambientale” così come la posidonia

Durante il tavolo tecnico che si è tenuto ieri sono stati evidenziati i benefici che l’apporto di tali materiali vegetali porta alla spiaggia, insieme alla posidonia presente nei mesi precedenti alla stagione estiva, per mitigare gli allagamenti e per contenere l’erosione della spiaggia
Tavolo tecnico sulla situazione nella spiaggia del Poetto. Si è tenuto nella giornata di ieri, 8 gennaio, un tavolo tecnico-politico, convocato dall’Assessore all’Innovazione Tecnologica, Ambiente e Politiche del Mare, Alessandro Guarracino, finalizzato ad un confronto in merito alla situazione del litorale cagliaritano e quartese che è stato interessato dal deposito nell’arenile di un cospicuo numero di canne trascinate dalle recenti mareggiate. All’incontro erano presenti oltre all’assessore e ai tecnici competenti del Comune di Cagliari, l’Assessore all’Ambiente e Servizi Tecnologici, Tiziana Terrana del Comune di Quartu, i rappresentanti della Regione Sardegna e della Città Metropolitana, il prof. Sandro Demuro docente dell’Università di Cagliari e i rappresentanti di Legambiente.
Nel corso della riunione tutte le componenti coinvolte hanno convenuto sul fatto che il fenomeno verificatosi rappresenti un evento che meriti un costante monitoraggio ma non sia idoneo ad arrecare alcun pregiudizio all’ecosistema, ed anzi rappresenti un esempio di “autoprotezione ambientale” che deve essere preservato per garantire un buono stato di salute della spiaggia.
Sono, infatti, stati evidenziati i benefici che l’apporto di tali materiali vegetali, unita-mente alla posidonia presente nei mesi precedenti alla stagione estiva, arreca all’arenile, sia al fine della mitigazione degli allagamenti sia in termini di contenimento dell’erosione della spiaggia.
Gli Enti intervenuti si sono ripromessi di effettuare alcuni sopralluoghi congiunti e tenere attivo un costante canale di comunicazione al fine di verificare l’evolversi della situazione e valutare l’opportunità di eventuali interventi di rimozione e ricollocamento anche parziale delle canne al fine di garantire il contemperamento delle esigenze di salvaguardia del delicato sistema ambientale dell’area e della piena fruibilità dell’arenile soprattutto con l’approssimarsi della stagione estiva.

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