Si presenta così oggi il Poetto: chilometri e chilometri di canne strappate dalle foci dei torrenti dalla furia del maltempo e finite in mare.

Con i forti venti da sud e le mareggiate le migliaia e migliaia di canne sono finite sulla spiaggia. La lunghissima striscia, ben visibile soprattutto dall’alto, arriva dal Lido al Poetto di Quartu (foto Facebook di Pierpaolo Mocci).

È stata inaugurata e presentata alla stampa stamattina la mostra “Oltre la natura – Presepi di Maria Crespellani”, nel museo dell’Orto Botanico dell’Università di Cagliari. Pietra, legno, sughero, foglie e frutti di jacaranda: questi i materiali usati dall’artista Maria Crespellani, che fanno da supporto ai magnifici personaggi dei Presepi. La raccolta – che comprende le opere predilette dall’artista – è composta da pezzi realizzati tra gli anni Ottanta e Novanta del Novecento.

Le minuscole figure, sia completamente bianche che colorate, raccontano allo spettatore la natività ed esprimono al meglio la grande religiosità dell’artista 94enne.

Ma l’attività di Maria Crespellani è iniziata ben prima: artisticamente attiva già dalla seconda guerra mondiale, ha intrattenuto rapporti di amicizia e lavoro con altri importanti artisti sardi, come Francesco Ciusa e Maria Lai, preziosi stimoli per le sue opere. Dagli anni ’90 sino a oggi non si è occupata solo di presepi, ma anche della modellazione di argilla, pietra e elementi vegetali per scene di gruppo, e di una serie di celebri ritratti.

Durante la mostra il curatore Franco Masala ha spiegato le particolarità delle opere esposte, ma anche l’artista cagliaritana ha avuto modo di salutare i presenti: «vi ringrazio tutti, sono molto contenta per l’esposizione delle mie opere – ha detto Maria Crespellani – e anche io mi sto godendo questo rapporto con il verde, qui nell’Orto botanico di Cagliari». [Sara Sirigu]