• Home
  • Cronaca
  • Attualità
  • Politica
  • Sport
  • Cultura ed eventi
  • Contatti
  • Gerenza
  • Promozione Sardegna
  • Noas de Vistanet
  • Testate
    • Sardegna
    • Cagliari
    • Ogliastra
    • Roma
    • Milano
    • Bologna
    • Napoli
    • Firenze
Castello “culla di religioni”. Ora anche gli ebrei hanno una casa | Cagliari - Vistanet
Castello “culla di religioni”. Ora anche gli ebrei hanno una casa | Cagliari - VistanetCastello “culla di religioni”. Ora anche gli ebrei hanno una casa | Cagliari - Vistanet
   
  • Home
  • Cronaca
  • Attualità
  • Politica
  • Sport
  • Cultura ed eventi
  • Contatti
  • Gerenza
  • Promozione Sardegna
  • Noas de Vistanet
  • Testate
    • Sardegna
    • Cagliari
    • Ogliastra
    • Roma
    • Milano
    • Bologna
    • Napoli
    • Firenze
News
  • Cagliari, il Consiglio di Stato conferma il divieto di legare le bici fuori dagli stalli 17 Settembre 2025
  • Sardegna, luce verde al fine vita: approvata la legge sul suicidio assistito 17 Settembre 2025
  • Tragedia a Mamoiada: diciottenne muore in uno schianto con lo scooter 17 Settembre 2025
  • Sub travolto da un gommone a Quartu Sant’Elena: ricoverato in codice rosso, rischia l’amputazione del piede 17 Settembre 2025
  • Perché la spiaggia al Poetto è scura e non bianca e finissima come 25 anni fa? 17 Settembre 2025
  • home
  • Cagliari
  • Castello “culla di religioni”. Ora anche gli ebrei hanno una casa
Castello “culla di religioni”. Ora anche gli ebrei hanno una casa

Castello “culla di religioni”. Ora anche gli ebrei hanno una casa

Castello “culla di religioni”. Ora anche gli ebrei hanno una casa

Gli ebrei ritrovano casa tra le mura del quartiere cagliaritano di Castello. L'associazione Chenàbura-Sardos pro Israele dallo scorso maggio 2018 ha infatti scelto come sede la via Lamarmora, 88 e dall'inizio dell'estate ha dato modo agli israeliti del cagliaritano e dell'Isola di riunirsi per le funzioni culturali e religiose principali.

Per restare aggiornato entra nel nostro
canale WhatsApp
Condividi
15 Settembre 2018 12:25 Gianmarco Cossu

Dopo più di cinque secoli dalla loro cacciata, gli ebrei ritrovano casa tra le mura del quartiere cagliaritano di Castello. L’associazione Chenàbura-Sardos pro Israele, presieduta da Mario Carboni, dallo scorso maggio 2018 ha infatti scelto come sede il civico 88 della via Lamarmora e dall’inizio dell’estate ha dato modo agli israeliti del Cagliaritano e dell’Isola di riunirsi per le funzioni culturali e religiose principali.

Un’associazione, Chenàbura, in sinergia con la più grande Aleph Yod-Sardegna Ebraica, come spiega Daniele, un giovanissimo ebreo cagliaritano, in poche pillole e con orgoglio: «Innanzitutto parlare di comunità e di sinagoga è eccessivo. Perché si possa avere un minian e un tempio di preghiera è necessario riunirsi almeno in un numero minimo di dieci adulti. In questa sala dove ci riuniamo regolarmente mancano alcuni elementi costituivi fondamentali, come l’altare, il rotolo della Torah e ovviamente un rabbino». Un’ “aspirante comunità” si potrebbe dire, dunque, che ogni venerdì e sabato chiama a raccolta i suoi fedeli: «Qui riusciamo a riunirci per alcune funzioni e feste religiose principali, come la Pasqua. Ma il nostro obiettivo è arrivare al numero minimo di dieci perché si possano celebrare tutte quelle solenni» spiega Daniele. Un obiettivo ambizioso, visto e considerato che gli ebrei nel Cagliaritano si contano sulle dita di due mani, senza contare coloro che non sono osservanti. Ma la scelta di eleggere domicilio tra le tre torri non è casuale e via Lamarmora, frequentata dai castellani e battuta avanti e indietro da un numero sempre nutrito di turisti, può essere un’ottima vetrina e un modo efficace di mettersi in luce.

Con la presenza di cattolici, ortodossi ed ebrei, Castello punta a diventare un esempio di dialogo multireligioso. Ma a differenza dei fedeli della chiesa di via Duomo, provenienti totalmente, escludendo qualche eccezione, dall’est Europa e dei musulmani, oltremodo presenti nel tessuto sociale del capoluogo e prevalentemente africani e maghrebini, gli ebrei costituiscono un caso di “minoranza in casa propria”. E dunque le chiacchiere “preghino a casa loro” stanno a zero. «Gli ebrei sono sempre stati una minoranza – spiega Daniele – e diciamo che ci siamo un po’ abituati. Ma il nostro obiettivo non è puntare ai grandi numeri. Noi vogliamo farci vedere, vogliamo dire a tutti che ci siamo e siamo qui. Le porte sono aperte a tutti, anche a i non-ebrei».

Il dialogo quindi è la parola d’ordine. Anche con chi mantiene una certa diffidenza e si trincera dietro idee e concetti obsoleti e, per la maggior parte dei casi, errati. Sia chiaro, forme di antisemitismo, così come studiate nei libri di storia, sono fortunatamente inesistenti, ma alla luce della questione arabo-palestinese qualcuno non sembra simpatizzare per la stella di Davide: «Nei nostri confronti non c’è mai stato alcun episodio di questo tipo – spiega Daniele – e a me è capitato di girare per Cagliari con la kippah in testa e nessuno mi ha mai insultato. Può capitare che in occasione del venticinque aprile qualcuno dei partecipanti alle manifestazioni, pro palestinesi, si opponga a noi. Ma i musulmani e l’Islam non c’entrano niente. È solo gente che ha una visione distorta».

segnala una notizia alla redazione di vistanet.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA

Cagliari, il Consiglio di Stato conferma il divieto di legare le bici fuori dagli stalli



Una decisione che farà discutere e che segna un punto a favore del decoro urbano in città. Il Consiglio di Stato ha "promosso" il giro di vite voluto dall'amministrazione dell'ex sindaco Paolo Truzzu, confermando la piena legittimità del divieto di incatenare le biciclette fuori dagli stalli dedicati.

Per restare aggiornato entra nel nostro
canale WhatsApp
Condividi
17 Settembre 2025 17:27 La Redazione

Cagliari, il Consiglio di Stato conferma il divieto di legare le bici fuori dagli stalli.

Una decisione che farà discutere e che segna un punto a favore del decoro urbano in città. Il Consiglio di Stato ha “promosso” il giro di vite voluto dall’amministrazione dell’ex sindaco Paolo Truzzu, confermando la piena legittimità del divieto di incatenare le biciclette fuori dagli stalli dedicati.

Con una sentenza che rigetta il ricorso presentato dalla Fiab di Cagliari, i giudici di Palazzo Spada hanno messo la parola fine a una lunga battaglia legale.

Il provvedimento, incluso nel regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana approvato dalla precedente amministrazione comunale, stabilisce in modo chiaro e inequivocabile che è vietato legare le biciclette a “infrastrutture pubbliche non destinate allo scopo”. La violazione di questa norma comporta l’applicazione di sanzioni pecuniarie che vanno da un minimo di 100 a un massimo di 300 euro.

I giudici hanno spiegato che la decisione mira a tutelare, in un’ottica di miglioramento della vivibilità e del decoro della città, quelle infrastrutture che spesso si trovano sui marciapiedi, nelle piazze, nei parchi, o vicino a monumenti. Si tratta di elementi di arredo urbano come ringhiere, recinzioni o pali, per i quali è già generalmente vietata la sosta di qualsiasi veicolo. Pertanto, secondo il Consiglio di Stato, la disposizione non viola in alcun modo le norme del codice della strada.

Ma la sentenza va oltre, affrontando un punto cruciale sollevato dai ricorrenti. La Fiab aveva denunciato una presunta disparità di trattamento tra gli “utenti deboli”, ovvero i ciclisti, e gli “utenti forti”, come gli automobilisti, sostenendo che la norma penalizzasse i primi a vantaggio dei secondi. Il Consiglio di Stato ha respinto categoricamente questa tesi, evidenziando che una disparità di trattamento può essere configurabile solo in presenza di situazioni perfettamente identiche, e che tale condizione non sussiste in questo caso. I giudici hanno inoltre ritenuto infondata la disparità invocata in appello anche rispetto ai monopattini.

Infine, sono state giudicate infondate anche le censure che contestavano la presunta contraddittorietà del regolamento con gli obiettivi fissati dal Piano Urbano della mobilità sostenibile. A questo proposito, il Consiglio di Stato ha ribadito che si tratta di una valutazione discrezionale, per la quale “il giudice non può sostituirsi all’amministrazione”. La decisione ha quindi confermato la legittimità dell’azione comunale, stabilendo che la tutela del decoro urbano è un obiettivo prioritario che può essere perseguito attraverso normative specifiche.

segnala una notizia alla redazione di vistanet.it
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PREVIOUS

Accadde Oggi. 15 settembre 1993: don Pino Puglisi veniva assassinato. È stato il primo martire della Chiesa ucciso dalla mafia

NEXT

Puliva le seppie mentre era in turno in ospedale. Medico licenziato

Il ripascimento del Poetto

Perché la spiaggia al Poetto è scura e non bianca e finissima come 25 anni fa?

17 Settembre 2025 11:45 La Redazione Cagliari

Perché la spiaggia al Poetto è scura e non bianca e finissima come 25 anni fa? I più giovani non sanno che cosa accadde alla sabbia della spiaggia dei Centomila,…

San Salvatore di Sinis

San Salvatore di Sinis: il villaggio sardo che fu set di spaghetti western

17 Settembre 2025 11:06 La Redazione Cagliari
La tomba dipinta di Tuvixeddu

La tomba segreta di Tuvixeddu: un gioiello egizio nascosto nella necropoli

16 Settembre 2025 23:01 La Redazione Cagliari
molentargius, fenicotteri

Quando il cielo si fa rosa: il volo serale dei fenicotteri su Molentargius

11 Agosto 2025 8:52 Maria Luisa Porcella Ciusa attualità

Nel silenzio dorato del tramonto, il cielo di Molentargius si tinge di sfumature calde, tra l’arancio e il rosa. È l’ora magica in cui i fenicotteri, eleganti e leggeri, si…

Il ripascimento del Poetto

Perché la spiaggia al Poetto è scura e non bianca e finissima come 25 anni fa?

17 Settembre 2025 11:45 La Redazione Cagliari

Perché la spiaggia al Poetto è scura e non bianca e finissima come 25 anni fa? I più giovani non sanno che cosa accadde alla sabbia della spiaggia dei Centomila,…

San Salvatore di Sinis

San Salvatore di Sinis: il villaggio sardo che fu set di spaghetti western

17 Settembre 2025 11:06 La Redazione Cagliari
La tomba dipinta di Tuvixeddu

La tomba segreta di Tuvixeddu: un gioiello egizio nascosto nella necropoli

16 Settembre 2025 23:01 La Redazione Cagliari
molentargius, fenicotteri

Quando il cielo si fa rosa: il volo serale dei fenicotteri su Molentargius

11 Agosto 2025 8:52 Maria Luisa Porcella Ciusa attualità

Nel silenzio dorato del tramonto, il cielo di Molentargius si tinge di sfumature calde, tra l’arancio e il rosa. È l’ora magica in cui i fenicotteri, eleganti e leggeri, si…

  • Home
  • Cronaca
  • Attualità
  • Politica
  • Sport
  • Cultura ed eventi
  • Contatti
  • Gerenza
  • Ogliastra
  • Sardegna
  • Informazione in Sardo
  • Informativa sulla Privacy
  • whatsapp
© Copyright vistanet.it - Quotidiano di informazione online. Sul nostro giornale le notizie e gli approfondimenti dall'Ogliastra e della Sardegna: cronaca, politica, attualità, sport, cultura ed eventi. Testata giornalistica n° 5-2020 registrata presso il tribunale di Cagliari (P.iva: : 03880880921) - per info e contatti [email protected]
Powered By Vistanet Marketing

Progetto realizzato col patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna. Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport.
Legge regionale 11 aprile 2016 n. 5, art. 9 comma 21
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13
Deliberazioni della Giunta Regionale n. 38/16 del 26.09.2019 e n. 23/8 del 21.07.2022



Host: Serverplan S.r.l. – Sede legale: Via G. Leopardi 22, 03043 Cassino (FR), Italia P.IVA IT02035850604 – Regime fiscale: RF01 (ordinario) dal 2025 - Register: Godaddy s.p.a