Oristano, bimba affidata al padre che vive a Viterbo: la madre si ribella, paese in rivolta
La donna, laureata in giurisprudenza, è stata sostenuta da gran parte degli abitanti del paesino dell'oristanese dove è residente. In decine si sono presentati questa mattina davanti alla sua abitazione per mostrarle il suo sostegno.
È una storia piena di problemi e contraddizioni quella che arriva oggi dalla provincia di Oristano. Dopo una separazione conflittuale una bimba, figlia di una 38enne della zona e di un uomo che vive a Viterbo, è stata affidata a quest’ultimo. C’è un problema: come fa la madre a visitarla nei giorni consentiti? per questo la donna si è rifiutata questa mattina di consegnare la bimba ai servizi sociali prima e ai carabinieri dopo.
La donna, laureata in giurisprudenza, è stata sostenuta da gran parte degli abitanti del paesino dell’oristanese dove è residente. In decine si sono presentati questa mattina davanti alla sua abitazione per mostrarle il suo sostegno. Dal balcone della casa di fronte è spuntato anche uno striscione con la scritta «È un’ingiustizia». «Da un lato – ha detto la donna spiegando le sue ragioni a un giornalista dell’Ansa – si nega nei fatti la possibilità a una madre di vedere la sua bambina: come si fa a 600 chilometri di distanza, con il mare di mezzo, senza una casa e la possibilità di stare a Viterbo? Dall’altra si nega a un minore la possibilità di stare con la sua mamma».
A sostenerla anche l’ex deputato e leader di Unidos Mauro Pili che ha già inviato una lettera urgente al ministro della Giustizia. «È inaccettabile che una bambina di due anni e mezzo venga sottratta alla madre e portata a 600 km di distanza dall’altra parte del mare – ha detto Pili durante il sit in -. Quello che sta avvenendo in queste ore è semplicemente scandaloso. Non si può intervenire con atti impositivi sulla vita di un minore senza aver tutelato sino in fondo la doppia genitorialità. Il provvedimento del giudice di Viterbo che si vorrebbe attuare priverebbe la bambina della figura essenziale della madre».
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