Simon Yates conquista la maglia rosa sull’Etna, Aru fatica ma entra nella top ten della classifica
Simon Yates vince la sesta tappa del Giro D'Italia che arrivava all'ombra dell'Etna. Per Aru una tappa faticosa ma il ciclista di Villacidro è arrivato coi migliori ed è entrato nella top ten della classifica.
Fabio Aru regge la prima vera tappa di montagna del Giro D’Italia e conquista la top ten della classifica. Una giornata complicata per il villacidrese che ha patito i ritmi forsennati dei colleghi ma ha avuto la capacità mentale di rientrare nel gruppo dei migliori assieme a Chris Froome. La nuova maglia rosa è il britannico Simon Yates, autore di una grandissima prova assieme al compagno di squadra Esteban Chaves, risultato invece vincitore di tappa.
La tappa inizia con circa una ventina di corridori in fuga. Nel gruppo anche tre compagni di squadra di Aru, che ben presto si trova senza supporto e quando inizia a scatenarsi la bagarre si ritrova da solo a lottare contro i migliori. È Tom Dumoulin il primo a scattare e a portarsi dietro un po’ di scalatori, il cavaliere dei Quattro Mori perde contatto e sulle prime non sembra essere in grado di recuperare. Davanti ci provano prima Angel Lopez e poi Bennett, senza che nessuno riesca a fare il vuoto. A quattro km dalla fine parte invece con decisione Yates, che saluta la truppa e va alla caccia del compagno di squadra Chaves, rimasto l’unico dei fuggitivi davanti. Aru si accoda a Froome e alle sue “frullate”, tanto che il campione uscente del Tour fa praticamente una cronoscalata per rimontare i migliori e permettere un gruppo compatto. Questa azione permette così al villacidrese di rimanere tranquillo, mascherare le criticità fisiche di giornata e arrivare nono al traguardo. La vittoria di tappa va invece a Esteban Chaves, davanti a Yates.
Alla fine Fabio Aru, seppur con molta fatica, conquista il decimo posto in classifica generale con un distacco di un minuto e dodici secondi dalla nuova maglia rosa detenuta da Simon Yates della Michelton-SCOTT. Da rivedere la tattica della sua squadra, la UAE Emirates, che lo ha lasciato solo per gli ultimi decisivi chilometri ma intanto il villacidrese continua a dimostrare di essere un combattente che non molla mai. Il Giro è ancora lungo e tutti dovranno fare i conti con lui, condizione fisica permettendo. Domani settima tappa, da Pizzo a Praia a Mare, di 159 km, per velocisti.
Queste a fine tappa le dichiarazioni di Fabio Aru: «Come ho detto ieri, mi sento sempre meglio, anche oggi è andata meglio e prendo il ritmo. C’è chi è più in forma di me, ma il Giro è molto lungo, quindi serenità e tranquillità. Sono contento della prestazione di oggi. Mi manca ancora un po’ il ritmo, però è normale, siamo solo alla sesta tappa e al primo arrivo in salita; era importante non perdere tanto e così è stato. Per me la giornata è andata bene».
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