Cagliaritani nel mondo. Laura Etzi, dalle crociere al Guatemala. La nuova vita di una giovane sarda dall’altra parte del mondo

Laura Etzi è partita giovanissima per lavorare nelle crociere. Ora vive e lavora in Guatemala. Storia di una ragazza cagliaritana che si è messa in gioco e si è costruita una nuova vita.
Non è mai facile lasciare la propria terra in cerca di un futuro migliore. Laura Etzi, 30enne cagliaritana, ha tirato fuori il coraggio e la determinazione necessaria per iniziare una nuova vita all’estero. Da 5 anni vive in Guatemala insieme al suo fidanzato guatemalteco conosciuto a bordo delle navi Costa Crociere, dove ha lavorato dall’età di 19 anni come receptionist e, dopo quattro anni, ha deciso di andare a stabilirsi definitivamente nel paese centroamericano. Qui, insieme al suo fidanzato, ha aperto un’azienda di ferramenta. La sua più grande passione è il canto: in Sardegna ha fatto parte del coro stabile “Fabio Besta” di Monserrato, in qualità di soprano; ha cantato anche nel coro della Costa Crociere durante gli spettacoli dei membri dell’equipaggio per i passeggeri. A gennaio di quest’anno, inoltre, è stata contattata per realizzare un videoclip sulla bellezza del Guatemala. Laura ha scritto il testo della canzone, “Dulce princesa”, registrato in spagnolo e inglese insieme al guatemalteco Julio Soza. Nel video (per guardarlo, clicca qui) compare anche lei.
Cosa ti ha convinto a lasciare la Sardegna?
L’amore. L’ho fatto principalmente per vivere insieme a mio marito in Guatemala. Ci siamo conosciuti sulle navi da crociera, io facevo la receptionist, lui era direttore amministrativo. Ci piaceva lavorare a bordo ma sapevamo entrambi che prima o poi avremmo smesso di imbarcarci per vivere una vita sulla terraferma. Volevamo una vita normale, perché a bordo, si sa, è tutto molto finto.
Hanno mai provato a farti desistere dal lasciare l’isola?
Se tornassi indietro, rifaresti ogni singola cosa che hai fatto?
Assolutamente sì, senza esitazioni. Imbarcarmi sulle navi mi ha fatto conoscere una realtà lavorativa unica e l’amore della mia vita.
Cosa vedi nel tuo futuro?
Mi vedo come una mamma e moglie felice. Continuerò a lavorare e cercherò sempre di tornare in Sardegna almeno una volta all’anno per le vacanze. Spero anche di non smettere mai di cantare, il mio passatempo preferito.
Nostalgia della Sardegna? Cosa ti manca di più?
Certamente. Mi mancano le passeggiate a Cagliari, le corse al Poetto, la nostra cucina, i culurgiones, le seadas, la nostra pasta, la nostra pizza, il caffè al bar, l’aperitivo a Marina Piccola, il nostro sole e sopratutto il nostro mare che, posso confermare, è il più bello del mondo. Sono stata in tanti posti ma il mare sardo è semplicemente unico.
Pensi che un giorno tornerai?
Ammetto che mi piacerebbe tantissimo ma non so fino a che punto le istituzioni e l’economia italiane ci permettano di avere la vita che abbiamo qui in Guatemala. Non è facile, in Italia le tasse alle imprese sono molto alte e investire tanti soldi in una nuova attività commerciale non ti dà nessuna garanzia. Il Guatemala, invece, è un paese in via di sviluppo ed è molto più probabile che una nuova azienda funzioni e abbia successo. Mai dire mai, però. Tutto può cambiare!

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