(VIDEO) Masanori, il 18enne arrivato a Cagliari dal Giappone per imparare il sardo

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È arrivato dal Giappone a Cagliari con un solo scopo: imparare il sardo. La storia incredibile di Masanori, 18enne giapponese di stanza in città, è stata raccontata in una bella intervista video bilingue sardo-inglese dalla pagina Facebook Multilingua Luigi, gestita da un giovane sardo, Pierluigi Petrini, poliglotta di cui vi avevamo parlato in questo articolo.
Pierluigi Petrini è un grande appassionato di lingue e linguistica. Rientrato nell’isola dopo un’esperienza di lavoro di quattro anni a Berlino, dove lavorava come impiegato multilingua in una multinazionale ora si occupa di dare una mano all’associazione “Lingua Bia”.
Masanori, a Japanese 18 year-old-guy coming to Sardinia just to learn Sardinian while most Sardinian youngsters can't speak a word of their island's Language.Masanori, unu piciocu de 18 annus, bèniu in Sardìnnia po imparai su Sardu e in s'interis sa parti prus manna de is giovunus Sardus no sciint nai unu fueddu de Sardu.
Posted by Multilingualuigi on Friday, 23 March 2018
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Bonito Dìa. La lingua sarda incontra sonorità caraibiche nell’ultimo brano di Randagiu Sardu

Con questo brano, Randagiu Sardu conferma ancora una volta la sua capacità di essere voce fuori dal coro, artista radicato e internazionale, capace di trasformare la musica in ponte tra mondi e coscienze.
Sarà disponibile a partire dalle ore 18 del 20 giugno 2025 su tutte le piattaforme digitali “Bonito Día”, il nuovo atteso singolo di Randagiu Sardu, cantautore e rapper originario di Sanluri, noto per la sua capacità di fondere impegno sociale, lingua sarda e sperimentazione musicale.
In “Bonito Día”, la lingua sarda si fa ritmo e corpo, danza su sonorità ragga, funky e raggamuffin, e incontra i suoni caraibici in un dialogo musicale che oltrepassa ogni confine linguistico e culturale. Un progetto nato da un’intuizione dell’Associazione Culturale Palazzo D’Inverno, che ha fortemente voluto questa collaborazione artistica tra Randagiu Sardu e i musicisti cubani Yoris Beltran e Juan Carlos Avila, entrambi ex membri di Maxima79 e fondatori della Santosuarez Orquesta.
Il risultato è un’opera intensa e vibrante, un incontro tra Sardegna e Cuba, tra sardo e spagnolo caraibico, tra identità forti e desiderose di dialogo. “Bonito Día” è un inno alla libertà artistica e umana, come racconta lo stesso Randagiu Sardu: “Bonito Día è il brano di cui avevo bisogno, un risveglio musicale libero da schemi, senza preoccuparsi di strofe, ritornelli o generi. È la fotografia del momento che stiamo vivendo, un periodo in cui si vive nel mondo reale solo per poterlo mostrare in quello virtuale.”
Sotto la superficie leggera del ritmo e della melodia, la canzone affronta temi complessi e urgenti: femminicidio, guerre e conflitti contemporanei, ma anche la perdita di autenticità nell’era digitale. Una riflessione sociale lucida e potente, portata avanti con quella cifra stilistica che da sempre contraddistingue Randagiu Sardu: unire profondità e ironia, denuncia e poesia, tradizione e innovazione.
Registrato e mixato da Samuele Dessì presso il Noize Lab Studio di Capoterra, “Bonito Día” è prodotto dall’Associazione Culturale Palazzo D’Inverno, da anni attiva nella promozione di progetti che mettono in relazione culture, identità e linguaggi differenti.
Con questo brano, Randagiu Sardu conferma ancora una volta la sua capacità di essere voce fuori dal coro, artista radicato e internazionale, capace di trasformare la musica in ponte tra mondi e coscienze.

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