Folklore e tradizione: la leggenda del Casteddu Etzu a Cuglieri, un fantasma e la vita spericolata di una Marchesa

Dopo la condanna i beni di Francesca furono confiscati alla famiglia Zatrillas e il castello venne acquistato da Don Francesco Brunengo cagliaritano, nel 1670. Si racconta la famiglia Brunengo, fu sterminata in battaglia e gli unici a salvarsi furono il figlio più piccolo e la sua balia, che rimasero intrappolati nei sotterranei dove avevano cercato rifugio per scampare all’agguato e lì rimasero fino alla morte. Adesso il fantasma della balia si aggira per le rovine del castello e si dice che la notte si senta ancora cantare le sue nenie per il piccolo che le era stato affidato. Dal 1670 il castello non ha avuto più nessun proprietario.
La leggenda del Casteddu Etzu del Montiferru a Cuglieri: un castello, un fantasma e la vita spericolata di una Marchesa del 1600.
La fama del castello è legata alle vicende della vita dissoluta di Francesca Zatrillas marchesa di Laconi, moglie di Agostino di Castelvì.
Nel 1169 Ittocorre de Gunale, fratello del giudice di Torres Barisone II, fece costruire il castello con lo scopo di difendere la frontiera del giudicato dalle mire espansionistiche del giudicato di Arborea. Gli arborensi vinsero e con la dissoluzione del giudicato turritano il castello entrò a far parte dei possedimenti del giudicato di Arborea. Il castello fu edificato in un luogo poco accessibile con massi di basalto, roccia calcarea e mattoni e la fortezza assunse importanza strategica durante la strenua resistenza sostenuta dagli arborensi contro i catalani-aragonesi.

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