Affari tra una decina di migranti al porto di Cagliari. Pili: “Traffico di documenti e denaro” (VIDEO)
Sta facendo molto discutere il video, pubblicato poche ora fa su Facebook dal parlamentare di Unidos Mauro Pili, in cui si vedono una decina di migranti che si scambiano denaro in cambio di qualcosa al porto di Cagliari. Le immagini
Sta facendo molto discutere il video, pubblicato poche ora fa su Facebook dal parlamentare di Unidos Mauro Pili, in cui si vedono una decina di migranti che si scambiano denaro in cambio di qualcosa al porto di Cagliari. Le immagini non sono nitidissime ma sembrano mostrare lo scambio di banconote di grosso taglio con qualcosa che secondo il deputato assomiglia a documenti.
«Un fiume di denaro nel porto di Cagliari – scrive Pili lanciando il video – una decina di migranti si scambiano documenti e rotoli di denaro da 100 euro. Un traffico impressionante, sistematico, quotidiano. Cosa ruota intorno a questi traffici? Si può assistere in silenzio?».
**** immagini esclusive Un fiume di denaro nel porto di CagliariUna decina di migranti si scambiano documenti e rotoli di denaro da 100 euro… Un traffico impressionante, sistematico , quotidiano…Cosa ruota intorno a questi traffici? Si può assistere in silenzio?Il dovere di condividere e denunciare
由 Mauro Pili 发布于 2017年5月15日
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Lo sapevate? La roverella più grande e antica d’Europa vive in Sardegna e ha quasi mille anni
Sardegna terra di alberi millenari e maestosi.
Sardegna terra di alberi millenari e maestosi. Querce, ficus, ginepri, arbusti di mirto, magnifici olivastri e anche roverelle. Scoprite dove vive placidamente questo imponente albero che può vantare una circonferenza del fusto davvero impressionante.
La Roverella, Quercus pubescens, la specie di quercia più diffusa in Italia. Appartiene alla famiglia delle Fagaceae ed è un albero a crescita lenta.
La roverella più vecchia d’Europa (chiamata anche Sa Melabrina, per la località) si trova a Illorai, in località Melabrìna, Foresta Burgos. Il tronco , alla base, misura 1150 cm e l’altezza è di 29 metri. Si ritiene abbia più di 900 anni. Un vero e proprio monumento vivente, uno dei più antichi d’Italia e d’Europa. La Regione Sardegna l’ha inserita tra i monumenti naturali con un decreto del 2015. Si trova addirittura a 850 metri di altezza sul livello del mare e fa parte di un sentiero, chiamato “dei grandi alberi”, dove vivono tante altre roverelle, lecci e alberi secolari.
Resistente all’aridità, è capace di adattarsi anche a climi relativamente freddi, la roverella è facilmente riconoscibile d’inverno in quanto mantiene le foglie secche attaccate ai rami, a differenza delle altre specie di querce.
Le doti di rusticità e plasticità di questa pianta, grazie soprattutto all’enorme vitalità della ceppaia, hanno permesso alla roverella, attraverso i secoli, di resistere agli interventi distruttivi dell’uomo.
Non lontano, sempre nel territorio di Illorai, vive un altro albero secolare che può vantare un aspetto molto curioso. In località “Sa Cariasa”, nello splendido parco comunale di Jscuvude, dove fortunatamente l’azione distruttiva dell’uomo è stata minima se non assente, è possibile vedere un singolare innesto naturale: un leccio e una roverella. Si tratta di una bizzarria botanica, questo albero vede fusi in un unico tronco una roverella e un leccio. La chioma da un lato porta le foglie sempreverdi del leccio e dall’altra quelle della roverella. Soprattutto in inverno il contrasto è particolarmente insolito.
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