Una notizia che fa gridare al miracolo quella successa in Libano, nella città di Tripoli, nei giorni scorsi.

Una bambina di pochissimi giorni è stata letteralmente salvata da un cane randagio.

La bestiola ha trovato la neonata in un sacchetto abbandonato tra i rifiuti e l’ha portata dove qualche persona la potesse notare. Alcuni passanti hanno sentito i lamenti della piccola nel sacchetto che il cagnolino portava con sé e hanno aperto la busta.

Al suo interno la bimba che piangeva. Le foto della piccola e la sua storia hanno fatto il giro del web generando grande indignazione non solo nel Paese mediorientale. Il corpicino presentava ferite e abrasioni.

Le condizioni della neonata sono serie, ma stabili. Se il suo angelo custode a quattro zampe non l’avesse trovata sarebbe sicuramente morta. In corso le indagini per individuare gli sciagurati genitori che l’hanno abbandonata come un rifiuto.

La storia dei tre marinai dispersi sull’atollo di Pikelot, nel mezzo del Pacifico, per una intera settimana sembra uscita da un romanzo. Sono stati trovati grazie alla loro abilità nel tracciare la parola “Help” sulla spiaggia con delle foglie di palma.

I tre pescatori sono rimasti bloccati su un isolotto per oltre una settimana, vivendo di noci di cocco e acqua di un pozzo. I loro familiari hanno lanciato l’allarme quando non sono tornati da Pikelot, e l’intervento tempestivo delle autorità di Guam e delle forze militari statunitensi ha giocato un ruolo fondamentale nel ritrovamento e nel salvataggio dei marinai dispersi.

Prima del loro recupero sono stati lanciati diversi pacchi di sopravvivenza e una radio per stabilire un contatto con i naufraghi per assicurarsi che fossero in buone condizioni di salute e per fornire loro ulteriori supporti durante l’attesa del salvataggio.