Sembrava che si fosse aperto uno spiraglio per la liberazione di Patrick Zaky dopo l’appello internazionale che aveva visto, tra gli altri, in prima linea la popolarissima attrice Scarlett Johansson.

Invece la Corte antiterrorismo del Cairo ha ordinato che lo studente ricercatore egiziano dell’Università di Bologna dovrà restare in carcere per altri 45 giorni.

«Questa decisione vergognosa e sconcertante di rinnovare di altri 45 giorni la detenzione di Patrick Zaky lascia senza fiato e sgomenti – ha commentato il portavoce di Amnesty Italia Riccardo Noury -. Patrick terminerà questo anno terribile nella prigione di Tora. È veramente il momento che ci sia un’azione internazionale guidata e promossa dall’Italia per salvare questo ragazzo, questa storia anche italiana, dall’orrore del carcere di Tora in Egitto».

Zaky si trova in carcere dal 2 febbraio scorso, ormai da dieci mesi.

Una “doccia gelata” arriva dal Tribunale di Mansura per Patrick George Zaky: lo studente dell’Università di Bologna non sarà scarcerato.

I giudici egiziani hanno respinto il ricorso per il giovane accusato di propaganda eversiva. Il giovane studente egiziano è entrato in aula ammanettato e scortato dagli agenti. «Tutto bene» ha risposto ai giornalisti che gli chiedevano notizie sulle sue condizioni.

La prossima udienza si svolgerà il 22 febbraio. In questa data si deciderà se prorogare o meno la custodia cautelare per altri 15 giorni. 

Il caso di Zaky è seguito con grande attenzione dall’Italia, sia perché il ragazzo è iscritto all’Università di Bologna, sia soprattutto per il doloroso precedente di Giulio Regeni.