Identificati e denunciati i tre responsabili del pestaggio di due ragazzi in piazza

Aggressione a San Sperate: i carabinieri hanno identificati i tre responsabili del pestaggio ai danni di un ragazzo di 17 anni e dell'amica di 18, avvenuto qualche giorno fa nel paese. Il video, ripreso con un cellulare, girava sui social
Sono stati identificati e denunciati i tre responsabili dell’aggressione avvenuta a San Sperate con vittime un ragazzo di 17 anni e un’amica di 18. Si tratta di tre ragazzi di 17 anni del posto, che devono rispondere di lesioni e ingiurie. Per l’identificazione si è rivelato fondamentale il video girato durante il pestaggio, poi fatto circolare sui social network e le testimonianze raccolte.
Al vaglio dei carabinieri la posizione di un quarto coetaneo che non avrebbe avuto un ruolo diretto nel pestaggio, ma avrebbe fatto amicizia con il 17enne, vero obiettivo dell’aggressione, sui social network, per poi decidere di incontrarsi a San Sperate. Come riporta l’Ansa, non si sarebbe trattato di una trappola, come inizialmente ipotizzato, ma gli aggressori sarebbero in qualche modo venuti a conoscenza dell’incontro, presentandosi in piazza Deledda il giorno dell’appuntamento.
L’incontro si è trasformato poi in una aggressione verbale, con insulti omofobi, e fisica. A quanto pare la vittima e uno dei picchiatori si erano precedentemente scambiati parole pesanti sui social e l’aggressione sarebbe stata organizzata proprio per regolare i conti.
#pastorisardi: quando l’hashtag della “battaglia bianca” per il latte diventa virale

#pastorisardi C'è chi lo da ai maiali, "è una pugnalata al cuore, ci fa male", chi lo versa per strada e chi nei propri allevamenti: ma la protesta è una sola, quella dei pastori che all'unisono urlano "non si può continuare così". E nel mentre la "battaglia bianca" diventa sempre più social
“E’ una pugnalata al cuore, ci fa male, ma portarci via orgoglio e dignità lo fa ancora di più”, dice un allevatore mentre dà il latte ai maiali; alla sua protesta si aggiungono gli agricoltori e anche loro danno agli animali casse di agrumi.
Oggi la Sardegna è stata travolta da un’onda bianca, quella del latte, simbolo di protesta dei pastori isolani per il crollo del prezzo del latte ovino: la SS 131 è stata bloccata ad Abbasanta e sulla strada sono stati versati migliaia di litri di latte appena munto. Ad Orune stessa battaglia: bidoni pieni sono stati riversati sulla carreggiata: “Orune, Bitti, Nuoro e Onani, oggi, anche se contro le regole, rovesciamo il latte, chiudiamo i rubinetti, pastori chiudete tutti i rubinetti! A terra!”, urla un giovane allevatore.
Sul web la protesta diventa di ora in ora più viral e in tutti i post compare l’hashtag #pastorisardi.

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