Si è chiusa ieri sera la terza edizione del Presepe Vivente ad Elini. Un appuntamento importante per la comunità elinese che anche nel giorno di Santo Stefano, nonostante la pioggerellina insistente e il freddo dicembrino, ha partecipato con entusiasmo alla rappresentazione.
Il Presepe Vivente nasce nel 2015 da un’idea della neoletta amministarzione comunale che in collaborazione con la parrocchia San Gavino Martire e la consulta giovanile ha portato avanti negli anni, arricchendolo sempre più, questo progetto.
Il percoso, snodato per le vie del paese ha preso le mosse dal piazzale della scuola elementare, arrivando infine nell’importante location del parco ferroviario.
Undici tappe, e diverse le locande, riscaldate da un focolare, dove è stato possibile degustare cibi semplici e genuini.
Il percorso, è stato disegnato per creare un’atmosfera suggestiva, sono state utilizzate fiaccole e torce per illuminare il cammino. Decine i figuranti che hanno preso parte al presepe e tantissimi gli elinesi che hanno contribuito a rendere la rappresentazione più vivida che mai, grazie all’allestimento artigianale del percorso.
La voce narrante è stata prestata per l’occasione dal sindaco Rosalba Deiana, il piccolo Ismaele ha “interpretato” il ruolo di Gesù bambino, ed il prete del Paese Don Ignazio ha preso le sembianze di Erode.
Il primo cittadino ha voluto ringraziare la sua attivissima comunità con un post su Fecebook, tutti insieme hanno contribuito a rendere l’evento un vero successo.
L’auspicio è quello di continuare a vivere la magia del Natale anche grazie a questa manifestazione che di anno in anno riscuote maggiore interesse.
«Il Presepe Vivente – ha raccontato Rosalba Deiana– contribuisce sicuramente a dare quel senso di famiglia che a volte sembra un po’ dimenticato, e serve a trasmetterne il senso anche ai più piccoli»
© RIPRODUZIONE RISERVATA